Nuovi guai a Cutro per Mendicino
Ha violato la sorveglianza speciale, i carabinieri di notte non lo trovano in casa
REGGIO EMILIA. La questura ha imboccato decisamente la strada della prevenzione, con particolare riguardo per gli imputati del processo Aemilia.
Ne sa qualcosa il cutrese 40enne Alfonso Mendicino – imputato a Reggio – a cui è stata applicata la sorveglianza speciale. Un provvedimento senza obbligo di dimora, in soldoni deve sempre comunicare gli spostamenti, come è avvenuto di recente quando è partito per Cutro (Crotone) per partecipare alla sentitissima festa del Crocifisso e in cui ha pubblicato video sulla Rete chiedendo una preghiera anche per i cutresi in carcere, molti di questi arrestati al nord con l'inchiesta di Reggio Emilia.
Limitazione chiesta dalla questura ed ottenuta dal tribunale e su cui ha avuto un peso la denuncia per minacce gravi presentata da Gabriele Delmonte (consigliere regionale della Lega Nord): Mendicino dopo ripetuti video pubblicati sulla sua pagina Facebook in cui si scaglia senza troppi giri di parole contro i reggiani, se l'è presa con il consigliere leghista che aveva fortemente criticato quelle parole sulla rete e con interventi sui mezzi di informazione.
Ma a Cutro, in questi giorni, è fioccata su Mendicino una denuncia per violazione della sorveglianza speciale: i carabinieri non l’hanno trovato in casa al rientro previsto dalla limitazione (entro le 21.30, per poi non poter più uscire dall’abitazione sino alle 7.30 del giorno dopo).
E’ un reato e ne dovrà rispondere in uno specifico procedimento.
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