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Edilizia, è fallita un’altra azienda di Antonio Rizzo

REGGIO EMILIA. Prima il fallimento della Ifir Holding Srl nel 2011, rinomata immobiliare dei fratelli Antonio e Carlo Salvatore Rizzo. Ora, a distanza di cinque anni, spunta un altro fallimento...

10 maggio 2016
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REGGIO EMILIA. Prima il fallimento della Ifir Holding Srl nel 2011, rinomata immobiliare dei fratelli Antonio e Carlo Salvatore Rizzo. Ora, a distanza di cinque anni, spunta un altro fallimento sempre in capo ad Antonio Rizzo, volto conosciuto della piazza reggiaana. Si tratta questa volta della Rizzo Srl Costruzioni Generali, società a fine corsa dopo la sentenza emessa dal giudice Virgilio Notari che ha nominato Bruno Bartoli - come nel caso della Ifir - quale curatore del procedimento.

Rizzo è un imprenditore dell’edilizia reggiana. Cutrese di origine, classe 1966, è stato il numero uno dell’Aier, associazione di imprenditori in parte schiacciati poi dallo scoppio della bolla immobiliare e nella quale si affacciarono personaggi come Antonio Gualtieri, quest’ultimo imputato nel processo Aemilia, condannato in primo grado a 12 anni di reclusione.

Rizzo non ha mai avuto problemi di sorta sul fronte giudiziario. La difficoltà sono invece di natura imprenditoriale, come si evince dalla nuova sentenza del tribunale fallimentare. Nel 2010 la Rizzo Costruzioni Generali - compartecipata sempre dal fratello Carlo Salvatore - era stata appena costituita e aveva stipulato cinque contratti d’appalto per lo svolgimento di lavori in edilizia in nove cantieri a fronte di un corrispettivo totale pari a 4,9 milioni di euro. A fine dell’anno risultavano già avviati i lavori in quattro di quei cantieri. Ma la girandola di fallimenti nell’edilizia reggiana stava avendo già i suoi primi effetti evidenti. La stessa ditta di Rizzo subì il blocco di alcuni lavori perché fallì la Ifir, scatenando un effetto domino. La stessa Rizzo Costruzioni Generali aveva all’epoca una partecipazione quasi totalitaria della Rarri Parri, altra ditta che aveva avuto rapporti con la Ifir Holding, controllata a sua volta dalla Fiduciaria Emiliana. Il giudice ha fissato per il 28 settembre alle 12 l’udienza per l’esame del passivo in tribunale. Tra i creditori che hanno promosso l’istanza c’è la Siria Ceramiche, azienda reggiana del settore forniture. ©RIPRODUZIONE RISERVATA