Gazzetta di Reggio

Reggio

L’invenzione mortale del primo ’900

RUBIERA. L’Eternit è un marchio registrato di fibrocemento, prodotto dall’azienda omonima. Basato sull’amianto, ne sfrutta le proprietà ignifughe e isolanti, ed è stato per decenni un prodotto...

31 maggio 2016
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RUBIERA. L’Eternit è un marchio registrato di fibrocemento, prodotto dall’azienda omonima.

Basato sull’amianto, ne sfrutta le proprietà ignifughe e isolanti, ed è stato per decenni un prodotto utilizzatissimo come materiale edile di copertura, in lastre e come interno di tubature. Creato nel 1901, per tutto il secolo è stato un prodotto diffusissimo trasformando la ditta produttrice in una multinazionale vastissima con grandi stabilimenti in mezzo mondo, fra cui una decina in Italia, la prima delle quali a Bagnoli.

Già negli anni ’60 le prime ricerche mostrano una chiara correlazione fra l’esposizione all’absesto (vero nome dell’amianto) e l’aumento di malattie polmonari letali, fra cui una gravissima forma di tumore, il mesotelioma pleurico. Sino al 1986, però, la produzione dell’Eternit in Italia non viene interrotta, nonostante la pericolosità fosse appurata, e in altre zone del mondo prosegue tuttora. Le conseguenze letali si stanno vivendo ancora oggi: il periodo di incubazione è di alcuni decenni, e purtroppo il picco è previsto proprio per i prossimi anni. Sono a forte rischio sia gli operai delle fabbriche sia gli abitanti dei dintorni, perché per molto tempo la polvere d’amianto rimasta veniva semplicemente dispersa nell’ambiente, senza precauzioni. (adr.ar.)