blitz sui beni

Vertinelli nega in aula gli affitti ma ammette alcuni prelievi

REGGIO EMILIA. Ha affrontato a Bologna – davanti al gip Alberto Ziroldi – l’interrogatorio di garanzia nell’ambito del recente sequestro di beni. Stiamo parlando del 31enne Antonio Vertinelli (figlio...

17 giugno 2016
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REGGIO EMILIA. Ha affrontato a Bologna – davanti al gip Alberto Ziroldi – l’interrogatorio di garanzia nell’ambito del recente sequestro di beni.

Stiamo parlando del 31enne Antonio Vertinelli (figlio di Giuseppe, ora agli arresti domiciliari per questo blitz nella sua casa di Montecchio) che ha risposto – assistito dal legale Alessio Fornaciari – alle domande del giudice felsineo.

Due i punti affrontati, finiti in altrettante accuse aggravate dal metodo mafioso (tutto ciò, al termine dell’indagine dei pm antimafia Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, approderà ad un processo). Secondo la Dda Vertinelli, insieme ai due cugini figli di Palmo, avrebbe riscosso l’affitto da alcuni degli otto appartamenti del complesso immobiliare di strada Calerno a Montecchio, posto sotto sequestro e riconducibile allo zio Palmo. Sul punto il 31enne ha negato, dicendo di conoscere solo due inquilini, ma di non aver mai chiesto versamenti di affitti. Poi c’è l’accusa di spoliazione della Touch srl di via Galilei (a Montecchio) quando era già attiva l’amministrazione giudiziaria. Su questo versante Vertinelli ha ammesso prelievi e pagamenti per esigenze familiari.

L’avvocato Fornaciari ha infine chiesto una misura restrittiva più soft (obbligo di firma) per il suo assistito: il gip deciderà nei prossimi giorni.