«Un testo su di loro? Vediamo»
Max Collini testimone d’eccezione: «Questa storia mi riempie di soddisfazione»
CAVRIAGO. «Max ora scriverà una canzone sulle nostre nozze? Noi di sicuro non ci offenderemmo».
Sorridono al pensiero di finire in un brano di Max Collini, i due neo-sposi che proprio in omaggio ai racconti musicali del cantante reggiano hanno raggiunto Cavriago.
Al loro fianco, l’orgogliosissimo testimone sorride: «Sono davvero contentissimo, questa storia mi riempie davvero di soddisfazione, faccio fatica a crederci. Vediamo, magari una canzone potrei davvero scriverla, in futuro, ma è presto per parlarne. Quando mi hanno contattato ho cercato di aiutarli, e adesso vedere tutta questa attenzione è bello» racconta Collini, molto commosso.
A salutare, prima della cerimonia, è passato anche Jukka Reverberi, oggi insieme al cantante reggiano nel progetto Spartiti, e usato dalla coppia per entrare in contatto con l’autore dei loro adorati testi.
Si sono ritrovati tutti lì, chiudendo davvero un cerchio: «Questa cerimonia è vicina a quella che ho sempre immaginato per me. Al mattino si va al lavoro, a mezzogiorno si va in comune a sposarsi, si fanno le firme e poi si torna a lavorare» rivela sorridente Collini. Era giusto che fossero gli Offlaga Disco Pax a sancire l’amore fra Marcello e Debora, visto che la relazione fra i due è nata proprio con quelle note: «Nel 2005 usavo gli Offlaga per abbordare le ragazze, spiegavo di ascoltare musica intellettuale» ammette Marcello, a propria volta chitarrista. E curatore delle musiche di uno spettacolo teatrale dove recita Debora: «Per queste composizioni ho preso ispirazione proprio da Spartiti, dal lavoro di Jukka».
Nonostante l’effetto romantico degli Offlaga, la storia della coppia romana ha vissuto alti e bassi: «Ci siamo messi insieme negli anni del loro primo disco, poi ci siamo lasciati e dopo diversi anni ci siamo ritrovati. Ma l’amore e il fascino per il mondo, per l’idealismo e l’idea di politica che raccontavano quelle canzoni, per questa Emilia, è sempre rimasto forte».
E li ha condotti sino alla Piccola Pietroburgo. (adr.ar.)
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