Agende rosse contro lo sciopero
Il movimento affianca Caruso: «I penalisti devono spiegare in aula»
REGGIO EMILIA. Il movimento delle Agende rosse – gruppo Mauro Rostagno – di Modena e Brescello chiede agli avvocati degli imputati del processo Aemilia di svolgere regolarmente le udienze programmate nelle giornate del 13 e 14 luglio.
Senza entrare nel merito delle ragioni della loro astensione indetta nei confronti del tribunale di sorveglianza, il movimento sostiene e perora la proposta avanzata dal presidente della Corte, cioè Francesco Caruso. Nell’ultima udienza Caruso ha proposto ai legali difensori di sfruttare le udienze, senza sospenderle, per spiegare le ragioni della loro astensione.
«Il movimento delle Agende rosse ritiene che una sospensione delle due udienze produrrebbe un allungamento dei tempi del processo, un automatico prolungamento dei termini di custodia cautelare per gli imputati detenuti e disguidi con i cittadini chiamati a testimoniare. Infine, seguendo scrupolosamente il dibattimento dal primo giorno, riteniamo anche di evidenziare che nelle ultime udienze, soprattutto nel pomeriggio, è via via venuto meno il numero dei legali difensori e ci domandiamo se la sostituzione o meno di un avvocato in aula da parte di un collega garantisca la medesima difesa all’imputato».