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Scontro treni, l'ira di Delrio: "Ora basta bufale"

Scontro treni, l'ira di Delrio: "Ora basta bufale"

Il ministro ai Trasporti pubblica su Facebook una foto in cui viene accusato di essere responsabile della tragedia: "In questi giorni di lutto girano falsità e infamie"

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REGGIO EMILIA. «È vergognoso speculare su una immane tragedia, divulgando falsità e infamie al solo fine di un cinico calcolo politico o di una maggiore visibilità sui social network». Così il ministro ai Trasporti, Graziano Delrio, si difende dalle accuse e dagli insulti piovuti sui social dopo l’incidente ferroviario tra Andria e Corato.

Una difesa affidata ad un lungo post sul proprio profilo Facebook, nel quale il ministro pubblica una foto che sta circolando sul web in queste ore, nella quale è indicato come responsabile della tragedia. «In questi giorni di lutto e dolore, in cui stiamo cercando di dare risposte serie e responsabili al Paese, anche al di là di ciò che è di stretta competenza del governo, girano soprattutto sui social informazioni false che, oltre ad essere diffamatorie nei miei confronti, contribuiscono a creare confusione e a deformare la realtà», scrive il ministro.

Accuse che Delrio non fatica a definire «bufale», snocciolando nel dettaglio i contenuti. A partire dal fatto che nel 2014, a differenza di quanto riporta la foto, non ricopriva ancora la carica di ministro dei Trasporti. Quanto all’affermazione sui mancati investimenti ferroviari nel sud per la presenza di rocce, sarebbe invece «citata non correttamente da una intervista» sull’alta velocità Napoli-Bari, in cui si «ribadiva un principio un principio di buona e sana amministrazione: che prima di investire occorre sempre verificare il territorio per evitare di sperperare soldi pubblici».

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Nel mirino del M5s per  l’informativa alle Camere, il ministro passa ora anche  al contrattacco. Non solo rispondendo per le rime alle accuse definite «incommentabili» del deputato  M5s pugliese, Giuseppe D’Ambrosio. Ma anche confutando i numeri diffusi dal blog di Beppe Grillo, secondo il quale solo 60 milioni di euro sarebbero stati stanziati per le ferrovie del sud, contro i circa 4,5 miliardi del centro nord.

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Delrio ricorda che «nei contratti di programma 2015 già approvati sono previsti 9 miliardi per le infrastrutture ferroviarie, di questi 4,5 miliardi sono su tecnologie e sicurezza e miglioramento delle tratte regionali. Altri 9 miliardi sono previsti sul contratto di programma 2016 in corso di approvazione». (e.spa.)