Tre milioni per consolidare il castello
Il governo annuncia lo stanziamento nell’ambito dei 120 milioni destinati a finanziare 75 interventi sul patrimonio culturale
CANOSSA. Tre milioni di euro per il consolidamento e la valorizzazione del castello di Canossa. Dopo l’allarme per l’imminente scadenza della proroga relativa all’apertura al pubblico (dal 31 dicembre scorso al 30 settembre prossimo) lanciato dalla Gazzetta, e dopo l’annuncio, arrivato due giorni fa, dello stanziamento di 190mila euro da parte della Regione per interventi strutturali, ieri è arrivato il nuovo annuncio: tre milioni di euro per la storica rupe di Matilde, nell’ambito di uno stanziamento complessivo di 120 milioni per 75 interventi sul patrimonio culturale italiano. Della cifra totale, 51,63 milioni riguardano interventi in Emilia Romagna.
Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, hanno firmato il decreto che stanzia appunto 120 milioni di euro, quota parte delle risorse destinate agli interventi infrastrutturali per la realizzazione di 75 interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali.
I cantieri della cultura interesseranno tutto il territorio nazionale: oltre a Canossa, il sito dell’antica città italica di Alba Fucens, in Abruzzo; il Museo Pio Monte della Misericordia a Napoli; il parco archeologico di Capo Colonna, in Calabria; la Galleria Borghese di Roma; la Lanterna di Genova; le ex Cavallerizze asburgiche al Museo della scienza e della tecnica di Milano; il parco culturale di Ancona; il restauro della domus publica del santuario di Pietrabbondante, in Molise; la manutenzione e valorizzazione del castello di Bruzolo, in Val di Susa; il Museo nazionale archeologico di Taranto; il sistema museale delle aree archeologiche della Sardegna centro-meridionale; la cattedrale di Palermo; il Museo del Bargello a Firenze; la biblioteca universitaria di Pisa; le opere per il Sacro Convento di Assisi; l’archivio di Stato di Venezia.
«I cantieri della cultura – dice Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, uno degli assi fondamentali per il rilancio della crescita economica e sociale del Paese».
«Musei, monumenti, castelli, chiese, abbazie e siti archeologici costituiscono a tutti gli effetti un’infrastruttura propria e originale del nostro Paese – afferma Graziano Delrio – sulla quale è doveroso intervenire per uno sviluppo armonioso del territorio».
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