Sessanta pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà
Montecchio: nelle sporte del Comune i prodotti invenduti dei supermercati Il sindaco: «Metà sono italiani, metà stranieri. Tutti nuclei seguiti dai Servizi»
MONTECCHIO. Oltre una cinquantina di pacchi distribuiti alle famiglie bisognose grazie a un accordo tra l’amministrazione comunale, i supermercati e alcuni negozi che donano gli avanzi di giornata. Questa l’iniziativa avviata a Montecchio dal 2010 e che ha sostituito ogni altra forma di contributo alle persone in difficoltà economiche. Il servizio viene erogato in collaborazione con le associazioni del territorio e con la parrocchia, presso l’immobile ex Coop.
«Il progetto, in vigore dal 2010, prevede la sinergia tra Comune, i supermercati e diversi esercizi commerciali – spiega il sindaco Paolo Colli – Sulla base degli accordi stipulati tra questi enti, i prodotti invenduti, ma non scaduti vengono donati al Comune. Successivamente, insieme alle associazioni Auser e Croce arancione, alla parrocchia di Montecchio e alla Caritas, predisponiamo un servizio di distribuzione di pacchi alimentari, composti con questi prodotti ancora buoni. La distribuzione dei pacchi avviene ogni settimana. Il numero delle famiglie che ne usufruisce è piuttosto costante e oscilla dalle 50 fino alle 70. Attualmente sono una sessantina i nuclei famigliari che vengono da noi per chiedere di soddisfare questo tipo di richiesta». Per quanto riguarda la nazionalità delle persone bisognose che richiedono i pacchi alimentari, non c’è molta distinzione fra italiani e stranieri.
«Le percentuali sono piuttosto bilanciate – prosegue il primo cittadino – Siamo al 50% di italiani e per l'altra metà sono stranieri. C’è un luogo dedicato in cui le famiglie vanno a ritirare i pacchi: la consegna avviene all’immobile dell’ex Coop che ospitava i magazzini del supermercato e che verrà recuperata per una porzione che sarà destinata a laboratori didattici. Tutte le famiglie che beneficiano del servizio sono valutate dai servizi sociali. Abbiamo organizzato questa forma d’aiuto a partire dal 2010. Oltre ai supermercati tutti i forni danno il loro contributo, donando il pane in avanzo, secondo un accordo stipulato con i vari esercizi: quando chiesi ai forni di aderire, tutti furono d’accordo. Rispetto agli anni scorsi la situazione è sempre la stessa e il numero di pacchi distribuiti rimane costante nel corso del tempo».
I pacchi con i prodotti d’avanzo dei negozi non sono l'unica forma di aiuto da parte del Comune. «Integriamo queste donazioni con una raccolta di beni alimentari un paio di volte l'anno – continua il sindaco Colli – I prodotti vengono raccolti tramite una bancarella predisposta dai volontari, in particolare alla Coop: all'ingresso vengono consegnate delle borse alle persone che entrano. Chi intende contribuire al progetto prende la sporta, consegnandola riempita della spesa una volta che si recano all'uscita. La gente ha sempre risposto con entusiasmo a queste iniziative».