Il Comune presta dipendenti alle Reggiane
È previsto in una delibera approvata dalla giunta. La Stu compenserà l’onere con centomila euro
REGGIO EMILIA. Il Comune di Reggio potrà «prestare» il proprio personale alla società Stu Reggiane, in cui è socio insieme a Iren Rinnovabili, per il progetto di riqualificazione dei capannoni 17 e 18 delle ex officine Reggiane. Con una delibera del 25 agosto la giunta ha dato il via libera al cosiddetto «avvalimento», un istituto non disciplinato normativamente in via generale, ma soltanto in casi specifici e tradizionalmente riconosciuto dal diritto amministrativo.
Nella delibera si legge infatti che «in ragione della sua peculiare natura, direttamente definita dalla legge, la società di trasformazione urbana, pur potendo essere fisiologicamente partecipata anche da soggetti privati, è lo strumento per l'attuazione di interventi di interesse pubblico in luogo e per delegazione della pubblica amministrazione».
Pertanto «dirigenti e funzionari appartenenti alla struttura organizzativa del Comune possono essere legittimamente preposti ad uffici della società di trasformazione urbana o comunque possono essere chiamati a svolgere anche, nella prospettiva della delegazione interorganica, funzioni riconducibili direttamente all'ambito delle competenze della stu, così da operare come dirigenti e funzionari della società pur non essendo qualificabili come suoi dipendenti e nei limiti delle funzioni delegate».
La convenzione stipulata lo scorso primo giugno tra il Comune e la società, inoltre, prevede tra gli obblighi della stu anche il rimborso al Comune degli «oneri da questo sostenuti per la messa a disposizione del personale e mezzi sulla base di apposita convenzione di avvalimento».
Una stima riferita al «prevedibile impegno orario del personale del Comune» e riferita non solo al 2016 ma anche al 2015, ha quantificato tali oneri in 100.000 euro, compresi Irap e contributi.