Movimento 5 stelle e sindacato Sulpl: "Spray e manganelli per la Municipale"
Dopo la bocciatura della mozione il sindacato chiede nuovi strumenti da difesa. L’assessore alla sicurezza Maramotti: «Dovrà decidere il nuovo comando»
REGGIO EMILIA. «Per l’ennesima volta prendiamo atto di come l’amministrazione della nostra città da un lato sbandieri pubblicamente di voler giustamente contribuire a garantire la sicurezza della nostra città, vedasi la presentazione dei nuovi agenti, ma dall’altro continui a smarcarsi quando si parla di dover dotare il corpo di polizia municipale dell’idonea strumentazione per poter svolgere in sicurezza il proprio lavoro». Così Luca Falcitano, segretario Provinciale Sulpl Reggio Emilia, interviene sulla polemica scatenata in Sala Tricolore dalla bocciatura di una mozione presentata dal M5s, nella quale si chiedeva di dotare la municipale reggiana di strumenti come giubbotti antiproiettile, spray irritante e bastone estensibile.
Secondo il M5s, questi strumenti sono previsti dal Regolamento “tipo”, emesso dalla Regione nel 2005. «Impensabile che a Reggio Emilia, soprattutto con l’elevata criminalità degli ultimi anni, i nostri agenti che effettuano turni di notte, non siano forniti di giubbotti antiproiettile – afferma la consigliera M5s, Paola Soragni – il Comune non si adegua. Nessuno dei consiglieri Pd, che compatti hanno votato contro, hanno proferito parola. Solo l’assessora Maramotti ha dichiarato che la normativa può aspettare, perché sarebbe opportuno concordarla con il nuovo Comandante, essendo il bando di nomina “solo” di agosto. Peccato però che il Regolamento risale al 2005». Un commento simile a quello della Maramotti arriva anche dal capogruppo Pd, Andrea Capelli, che aggiunge: «Abbiamo assunto nuovi vigili. E crediamo che la scelta di strumenti adeguati spetti al futuro comando, in un confronto con il corpo e con i sindacati. Di ordinanza gli agenti hanno già una pistola che ci auguriamo che non venga usata. E non riteniamo che la scelta di nuovi strumenti spetti al consiglio. Il problema centrale, però, è un altro. E non si risolve con una mozione, ovvero che anche quando presi, i ladri vengono subito rimessi in libertà. E non c’è strumento che tenga». La bocciatura, tuttavia, non è piaciuta al Sulpl: «Riteniamo che la sicurezza dei lavoratori del corpo, e quindi dei nostri cittadini, non debba avere colore politico, né passare attraverso “colpi” di maggioranza. Troppe volte a Reggio, e risottolineiamo a Reggio, visto che in alcune Unioni alcune strumentazioni sono state adottate, non si sono ascoltate le richieste su strumenti e formazione degli agenti. A più riprese abbiamo fatto presente quali siano le problematiche che rendono indispensabili questi strumenti, ma evidentemente questo messaggio, non è passato vista la bocciatura della mozione. I nostri dirigenti sono disposti a creare con tutte le forze in Sala del Tricolore dei “tavoli di lavoro” per poter discutere in prima persona con i consiglieri delle problematiche della polizia locale».