Avesani lo costruì per i film e Rizzoli lo donò alla chiesa
Il celebre “Crocefisso parlante” si trova nella cappelletta laterale a sinistra dell’ingresso della chiesa intitolata a Santa Maria Nascente. L’opera fu realizzata appositamente per le riprese...
Il celebre “Crocefisso parlante” si trova nella cappelletta laterale a sinistra dell’ingresso della chiesa intitolata a Santa Maria Nascente. L’opera fu realizzata appositamente per le riprese cinematografiche dallo scultore veronese Bruno Avesani con l’aiuto di un falegname locale, Emilio Bianchini. Avesani realizzò tre volti intercambiabili con tre diverse espressioni: di questi, purtroppo, se ne è conservato soltanto uno, quello del Cristo con il capo reclinato. Il crocifisso (alto 1,65 metri senza la croce) pesa 13 chili contro i 20 iniziali; infatti, per facilitare Fernandel durante le riprese, Avesani decise di costruire la croce con legno di balsa, leggerissimo, e di svuotarlo internamente. Terminata l’avventura cinematografica di don Camillo e Peppone, il Cristo fu donato da Angelo Rizzoli alla chiesa di Brescello e conservato con cura dal sacerdote don Dino Alberici. Dal 1970 è sempre rimasto in chiesa. (a.v.)