Reggiane, il Comune vuole il capannone 15
Pronto il progetto d’acquisto dei corpi B e C da inserire nel parco dell’Innovazione Servono 18 milioni di euro, ma l’amministrazione spera nell’aiuto del governo
REGGIO EMILIA. Il progetto iniziale di rigenerazione urbana di Santa Croce e delle ex Reggiane, avviato nel 2010, oggi punta a crescere ulteriormente con l’acquisto da Luciano Fantuzzi dei corpi B e C del capannone 15. Un nuovo tassello per il Parco dell’Innovazione e lo stesso quartiere, che per concretizzarsi ha però bisogno di un finanziamento di 18 milioni di euro, portando così da 32 a 50 milioni le risorse pubbliche e private convogliate sull’intervento nel suo complesso.
Gli ultimi 18 milioni, se non tutti almeno in parte, nelle intenzioni del sindaco, Luca Vecchi, dovranno arrivare dai fondi del bando della Presidenza del Consiglio per la rigenerazione e la sicurezza urbana.
Il progetto di Reggio è solo uno dei 110 in lizza, ma la presenza ieri mattina alla presentazione dell’iniziativa di Barbara Acreman, dirigente del Ministero Infrastrutture e Trasporti, oltre alle sue parole, rappresentano un primo segnale di attenzione che lasciano ben sperare.
La dirigente ministeriale di certo è venuta a controllare come vengono spesi i 10.8 milioni arrivati con il Piano nazionale città, di cui è la responsabile. Nel frattempo, vanno avanti i lavori di riqualificazione del capannone 17 e di piazzale Europa. Ieri è stato inoltre confermato che è ormai imminente l’appalto per la riqualificazione del capannone 18 (costo stimato dell’intervento è di circa 13 milioni tra risorse pubbliche e private).
Il percorso della fase due illustrato ieri al Tecnopolo dal sindaco, dal dirigente Massimo Magnani e dall’assessore Alex Pratissoli, prevede di riqualificare il capannone 15 corpo A. Si tratterà di una rigenerazione “leggera” del capannone con l'inconfondibile scritta “Reggiane” in giallo, che sarà destinato per eventi, spettacoli e manifestazioni sportive. L’acquisto dei corpi B e C del capannone 15 invece richiede un investimento di 13.2 milioni. Gli spazi ricavati saranno destinati a servizi per imprese, laboratori e centri di ricerca che si insedieranno nel Parco dell’Innovazione. Parallelamente gli interventi previsti nella fase due si estenderanno al quartiere di Santa Croce.
A partire dal cosiddetto programma di Riuso, che prevede il recupero e la riqualificazione di edifici industriali dismessi. Un progetto che ha messo in sinergia proprietari e associazioni, che ha portato al recupero di sette immobili tra via Gioia, viale Ramazzini e via Talami : gli ex magazzini logistici, l’ex mangimificio Caffari, l’ex discoteca Maffia e l’ex deposito ferroviario. L’investimento previsto è di 2.5 milioni. Un altro milione e 500 mila euro servirà infine per la riqualificazione di alcune strade, compresa l’eliminazione del sottopasso pedonale di via Ramazzini. Per il Comune i 14 interventi che danno corpo al progetto complessivo, se finanziati dal bando, potranno essere completati in tre anni. Se invece i soldi saranno meno, il Comune dovrà individuare le priorità in base delle risorse disponibili.