Street art, prese d’assalto le Reggiane
In centinaia, elmetto e pettorina fosforescente, hanno gremito i capannoni industriali in attesa di riqualificazione
REGGIO EMILIA. Ci si infila elmetto e pettorina fosforescente e si viene catapultati in una città nella città. Un mondo fatto di archeologia urbana che attrae i reggiani ma anche, e soprattutto, curiosi provenienti da fuori provincia. Sono infatti state prese d'assalto le visite organizzate, durante la giornata di ieri, in occasione dell'iniziativa Remixing Cities alle ex Officine Reggiane.
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Al punto che in tanti hanno dovuto rinunciare per il superamento del numero consentito. Si parte dal Tecnopolo in piazzale Europa: tantissimi i partecipanti che, non appena attraversato lo spazio che in futuro verrà trasformato nel parcheggio del parco dell'innovazione, hanno impugnato macchina fotografica e telecamera per immortalare le opere di street art alle ex Reggiane. Opere che, per quanto riguarda i capannoni 17 e 18 in parte saranno rimosse nel corso della riqualificazione. Per questo si è pensato di conservarle attraverso la fotografia, mostrandole su un sito internet grazie al quale si potranno ammirare le immagini di quella street art che in questi anni ha fatto delle Reggiane un vero e proprio museo urbano industriale.
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«Il sito è il mezzo attraverso cui si può mantenere la memoria - specifica Betta Simonini, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Stu, società partecipata dal Comune di Reggio Emilia e Iren che ha come mission gli interventi di riqualificazione degli immobili alle ex Reggiane –. Questo è un tema di cui si dibatte in città, ovvero su quale sia la maniera giusta di conservare un'arte che ha come luogo di fruizione la strada. La conclusione cui si è arrivati è che i mezzi più utili per conservare queste opere sono la fotografia e la diffusione tramite internet. Per stessa ammissione degli artisti la street art ha senso nel luogo in cui si produce. Si parla, naturalmente, dei due capannoni oggetto di riqualificazione: il 17 e il 18. Questo progetto, che consentirà di attraversare in modo virtuale le Reggiane è curato da Paolo Tegoni. L’idea è realizzata con il laboratorio di grafica e videocomunicazione della facoltà di Economia e comunicazione dell’università di Modena e Reggio Emilia, da Re–Lab e da Certidea.
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«L’area delle ex Reggiane è di poco meno di 30 ettari e lo spazio che verrà trasformato misura circa 100mila metri quadri, circa un terzo dello spazio complessivo occupato dalle ex Officine - conclude Simonini -. Il progetto di riqualificazione di quest’area include anche piazzale Europa che verrà ripensato».