Il Po riserva Unesco per favorire l’economia “verde”
Guastalla: la proposta sul palco della Borsa del turismo Il sindaco Verona: «Tutela non significa chiusura»
GUASTALLA. Fare di un'ampia porzione di territorio del Po una riserva Mab (man and biosphere) Unesco. Questo l'obiettivo che si sono dati sindaci e amministratori riuniti al teatro Ruggeri, nell'ambito di un incontro inserito nella VII edizione della Borsa del turismo fluviale e del Po. L'idea è quella di unire un territorio che va da San Daniele Po nel cremonese sino a Felonica nel mantovano, passando per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, per richiedere la candidatura dell'area denominata Po Grande a Riserva Uomo e Biosfera Unesco.
Sono coinvolti in questo progetto 2 regioni, 5 province, 50 Comuni, 200 km di asta fluviale, 39 siti Natura 2000, 38 habitat d’interesse comunitario e 10 affluenti. Nel corso della tavola rotonda – moderata da Alessandra Bertelli – si è parlato della tutela del fiume e delle sue terre, obiettivo primario non solo per il futuro di queste aree ma per l’intera pianura e il mare Adriatico, naturale prosecuzione del fiume. Riuscire a leggere il fiume nel suo complesso al di là delle divisioni amministrative, garantendo unità di progettazione e gestione ai suoi ecosistemi, alle sue vie di trasporto, fluviali e ciclabili, alle sue opportunità turistiche e agroalimentari è un passaggio indispensabile per la tutela di cui necessita. In questo senso l’esperienza delle aree Mab, riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco e valorizzate a livello internazionale, può essere un utile strumento per percorrere questa unità di approccio. «Questa candidatura – spiega Liviana Zanetti, presidente Apt Emilia Romagna – significa assunzione di responsabilità davanti ai propri cittadini e all'Europa. Questo riconoscimento creerà sviluppo, ricchezza economica, non chiusura come normalmente si pensa quando si parla di riserve naturali. Le comunità, con una grande presa di responsabilità, devono monitorare il loro ambiente e preservarlo. Ma solo un coro di istituzioni pubbliche e società private, che già esiste, porterà a questo indubbbio sviluppo». Concetti ribaditi anche dai rappresentanti dell'Autorità di Bacino e delle altre istituzioni presenti. Come il sindaco di Guastalla, Camilla Verona: «Dichiarare Riserva Mab Unesco il territorio Po Grande, non significa “chiudere” uno spazio e bloccarne lo sviluppo. Al contrario significa preservare e controllare quell'equilibrio che nei secoli si è creato fra uomo e ambiente e sviluppare azioni di valorizzazione e fruizione».