Gazzetta di Reggio

Reggio

Vuole sposare un'italiana ma prima delle nozze viene espulso

di Serena Arbizzi
Vuole sposare un'italiana ma  prima delle nozze viene espulso

Bagnolo in Piano, un marocchino con i documenti scaduti "tradito" dalla pubblicazioni. Ma dopo lo stop della Polizia municipale il giudice di pace l'ha data vinta alla coppia che si è potuta sposare

2 MINUTI DI LETTURA





BAGNOLO. Hanno fatto le pubblicazioni di matrimonio lo scorso settembre, ma nell’arco dei 15 giorni che intercorrono tra questo adempimento formale e la cerimonia è stato emesso il decreto di espulsione a carico di uno dei due. Decreto, però, annullato nei giorni scorsi.

Stava per naufragare il sogno di una coppia – lei italiana, lui marocchino – che avevano programmato il matrimonio, dopo sei anni di fidanzamento. In settembre la coppia ha depositato la pubblicazione di matrimonio e tutto sembrava filare liscio. Fino a quando, qualche giorno dopo, la polizia municipale di Bagnolo si è presentata a casa loro per procedere all’espulsione di lui.

Il marocchino in questione, infatti, non risultava regolare: i suoi documenti, al momento della pubblicazione, risultavano scaduti. Tuttavia, non si sono arresi e si sono rivolti immediatamente a un legale per risolvere il problema fino a quando, nei giorni scorsi, il giudice di pace ha annullato l’espulsione.

«La coppia ha fatto redigere le pubblicazioni di matrimonio – spiega l’avvocato Giuseppe Caldarola – Poi,
improvvisamente, una manciata di giorni dopo, hanno visto arrivare la polizia municipale a casa per attuare l’espulsione in Marocco. I due hanno deciso di sposarsi dopo sei anni di fidanzamento, evidentemente c’era chi non la pensava così. Occorre specificare che uno dei due componenti della coppia è un marocchino con documenti scaduti. Quando i due si sono rivolti a me, ho fatto ricorso al giudice di pace, il quale, inizialmente, ha sospeso il decreto d’espulsione. Nel frattempo, la coppia si è sposata. Poi, nei giorni scorsi, mi è arrivata la sentenza del giudice di pace che ha annullato definitivamente il decreto d’espulsione della Prefettura».

L’avvocato Caldarola non esita a parlare di discriminazione riguardo al caso di questa coppia.
«Ho segnalato questa storia in Procura e all’Asgi, associazione studi giuridici immigrazione, che si occupa dei
diritti degli stranieri e degli immigrati – continua il legale – Io ritengo che si possa parlare tranquillamente di discriminazione. Questo caso, inoltre, con i dovuti distinguo è vicino a quello della Shalabaeva: gli interessi
alla base erano diversi perché lei è stata espulsa dall’Italia perché irregolare. I suoi avvocati sono intervenuti rilevando, come nel mio caso,che il provvedimento era viziato, perché aveva chiesto un asilo politico – conclude
l’avvocato Caldarola – L’espulsione era “viziata” anche per la coppia perché i due hanno fatto le pubblicazioni
dopo sei anni di fidanzamento».