Gazzetta di Reggio

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ALLA GHIRBA

In cinquanta a cena per sostenere l’emporio solidale

In cinquanta a cena per sostenere l’emporio solidale

REGGIO EMILIA. Oltre cinquanta persone insieme a cena per sostenere la partenza dell’emporio solidale reggiano. Si sono ritrovate venerdì sera alla Ghirba, alla Gabella di via Roma, in un evento...

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REGGIO EMILIA. Oltre cinquanta persone insieme a cena per sostenere la partenza dell’emporio solidale reggiano. Si sono ritrovate venerdì sera alla Ghirba, alla Gabella di via Roma, in un evento organizzato da un gruppo di cittadini intenzionati a dare una mano al nuovo emporio solidale che aprirà i battenti nei primi mesi del 2017 nel quartiere Gardenia. L’emporio avrà sede negli ex spazi di Fer in viale Trento Trieste, dietro alla stazione dei treni di Santo Stefano, e sarà un luogo dove famiglie in difficoltà economiche potranno fare spesa a prezzi estremamente calmierati, così da ridurre parecchio i costi per il cibo e poter affrontare meglio il momento complesso.

Il progetto reggiano segue un modello che si sta diffondendo rapidamente in tutta la nostra regione, in questi anni di sofferenza globale che hanno intaccato le certezze e le condizioni di vita di tantissime persone. L’accesso all’emporio solidale non sarà per tutti, ma solo per famiglie individuate dai servizi sociali comunali e dalla Caritas fra quelle in maggior difficoltà (spesso causate dalla perdita del lavoro). Questi nuclei riceveranno una sorta di tessera con punti a scalare, e con questo strumento potranno fare la spesa fra i generi alimentari messi a disposizione da diverse aziende reggiane. Per ora non vi saranno cibi freschi ma solo alimenti “secchi”. Il percorso – figlio di un progetto di Comune, Fondazione Manodori e DarVoce – prevede anche un accompagnamento per le famiglie: molti stranieri spesso non prendono alcuni cibi semplicemente perché non sanno come cucinarli, verranno organizzate iniziative anche per superare questi problemi. L’emporio ha ovviamente bisogno di volontari e di sostegno economico e un gruppo di cittadini reggiani, per far conoscere l’emporio stesso e smuovere le acque con disponibilità e donazioni, ha proposto la cena alla Ghirba. (adr.ar.)