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il furto

Reggio Emilia, doppia spaccata in via Emilia Ospizio

Reggio Emilia, doppia spaccata in via Emilia Ospizio

Derubati un parrucchiere e un centro estetico che avevano aperto da appena 3 settimane, uno dei titolari: "Siamo demoralizzati, è peggio che a Napoli"

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REGGIO EMILIA. Hanno deciso di colpire proprio la notte dell’Immacolata, tra l’8 e il 9 dicembre, quando tutti i reggiani erano a cena a festeggiare con le loro famiglie. Ma, mentre i titolari passavano una serata tranquilla, i ladri stavano derubando i loro locali.

Due furti in due attività adiacenti, appartenenti alla stessa società ma con due partite Iva separate. Due spaccate in rapida successione che hanno colpito dei commercianti che avevano aperto da appena tre settimane. E sono stati subito “battezzati” dalla criminalità locale. È successo in via Emilia Ospizio, al civico 30. A essere vittime dei malviventi il centro estetico Antonella e il parrucchiere Etika. Dopo aver spaccato la porta a vetri del centro con un tombino, i ladri sono entrati nel locale rubando un televisore e una spatola per la cera da depilazione.

Ma non si sono fermati lì. Hanno invece sfondato la porta interna che collega i due negozi riuscendo così ad accedere anche dal parrucchiere, da cui hanno prelevato il contante presente nella cassa e diversi prodotti necessari per lo svolgimento dell’attività. A raccontare la vicenda è il titolare di Etika, scoraggiato e amareggiato da quanto successo.

«Quando siamo arrivati in mattinata – ha raccontato – abbiamo trovato il retro del centro estetico con la porta a vetri rotta. Da lì poi sono riusciti ad accedere al parrucchiere. Ci hanno rubato l’incasso che per fortuna non era tanto, non siamo degli sprovveduti e portiamo sempre via i contanti, c’erano solo sessanta euro. Poi però hanno preso anche parecchi prodotti che usiamo come parrucchieri, quello è il danno maggiore anche se ancora dobbiamo inventariare tutto».

dopo la spaccata infatti la vetrata principale è stata riparata e il lavoro è potuto proseguire come sempre.
Quello che resta però è l’amarezza: «Abbiamo aperto da nemmeno un mese – ha continuato il titolare – esattamente il 15 novembre. E già sono arrivati a derubarci. Io vengo da Napoli, una città che questi episodi li conosce bene. Ma da quello che sento e vedo in giro Reggio Emilia sta diventando come se non peggio della mia terra di origine. Non è positivo per il morale, una persona cerca di andare avanti onestamente in questo mondo e poi si trova sulla strada dei delinquenti». Sulla spaccata stanno ora indagando i carabinieri.