Gazzetta di Reggio

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la fattoria

Romina, Gisella, Olga e gli altri ecco gli asini tanto amati in città

Elisa Pederzoli
Romina, Gisella, Olga e gli altri ecco gli asini tanto amati in città

Le guide Massimo e Eugenia ci presentano i loro adorati “colleghi”. «Sono animali davvero dolcissimi che amano molto stare con le persone»

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REGGIO EMILIA. «Romina e Gisella sono nate a San Maurizio. Le aveva un contadino che quando è diventato a anziano ce le ha portate. Gradisca invece l’abbiamo presa noi da un contadino che la voleva macellare. E l’abbiamo chiamata Gradisca perché mangia di tutto. Olga invece era di un ragazzino che veniva a fare trekking con noi. Quando diventato grande ce l’ha affidata. Ogni tanto la viene a trovare. Serena invece era di un signore che minacciava di portarla al macello. La vicina di casa che le portava sempre da mangiare, gliel’ha comprata e poi l’ha portata qui. Sono affidamenti speciali i nostri, a vita praticamente».

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Eugenia Dallaglio e Massimo Montanari raccontano così del loro straordinario gruppo di asini. Diciannove, in questo momento: tre dopo un anno di addestramento andranno al Parco di Portofino. Gli asini dell’Asineria Aria Aperta di San Maurizio sono ormai delle vere e proprie mascotte reggiane.

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A chi non è capitato di vederli a spasso coi loro conduttori in piazza Fontanesi durante il mercato del contadino o nelle manifestazioni di paese? Li siamo andati a conoscere, per saperne un po’ di più degli asini.

LE ALTRE STORIE DELLA "FATTORIA"

«Amano stare a contatto con gli altri animali e le persone. Sono come dei bambini, fanno preso viziarsi, vogliono tutto ciò che hai in tasca. E sono buonissimi, docilissimi, animali da affezione al pari di un cane e un gatto. Se dovete prendere un asino, mai uno da solo. Piangerebbe tutto il giorno» racconta Massimo. Eugenia e Massimo li considerano “colleghi” durante le loro attività con bimbi e disabili. L’asineria è una realtà davvero speciale del territorio, frutto del sogno di Massimo affiancato da qualche anno da Eugenia. «Una delle nostre soddisfazioni umane è che i reggiani sentono questi asini come parte della città. Reggio è diventata davvero una città “asinabile”. Un caso unico in Italia».

Per informazioni: Asineria Aria Aperta.