«Bolognino, figura autorevole nei clan»
Le indagini sul 48enne illustrate in aula dal maresciallo Costantino: «La sua ascesa in Emilia e i contatti con Grande Aracri»
REGGIO EMILIA. Non ha dubbi il maresciallo dei carabinieri Guido Costantino – del nucleo investigativo di Modena – nell’inquadrare il 48enne Michele Bolognino: «una figura di spicco della cosca ndranghetista emiliana, in stretto rapporto con Nicolino Grande Aracri e che gode di grande autorevolezza nell’ambito delle cosche calabresi».
Un “ritratto” che l’investigatore ricava – nella sua lunga deposizione nell’aula bunker – da circa un anno e mezzo di monitoraggio (dal 24 ottobre 2011 al 20 febbraio 2013), citando un numero infinito di intercettazioni (qualcuna, ieri, ascoltata anche in udienza) ma anche dei filmati dei carabinieri di Crotone che avevano piazzato a Cutro delle telecamere nei pressi dell’abitazione di Nicolino Grande Aracri. Il capannone e l’annesso ufficio di Montecchio vengono descritti dal testimone come «punti strategici» per lo sviluppo delle indagini, mentre la documentazione delle tante visite di Bolognino al capoclan fanno desumere al maresciallo come l’imprenditore di Montecchio «fosse l’anello di congiunzione fra il boss e la cosca emiliana». E quando il maresciallo comincia a fare riferimento alla società “Mille Fiori sas” e al contratto d’affitto di azienda dalla citata società alla “Il Cenacolo srl” (connesso all’attività di ristorazione “Il cenacolo del pescatore” di Montecchio) parla di Bolognino come socio occulto, in combutta con Grande Aracri e con la complicità dei fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli. «Un’operazione a nostro avviso emblematica – rimarca Costantino – di come il sodalizio mafioso si mimetizzasse, per poter agire in tranquillità. La strategia era quella di mascherare tramite un’attività commerciale lecita, le retrostanti attività illecite». Durante la testimonianza l’avvocato Carmen Pisanello – che difende Bolognino – ha già fatto capire che nel controesame avrà parecchie contestazioni da fare al maresciallo. Si prospetta un autentico duello.