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Miele, nel 2016 annata disastrosa. Aumentano le importazioni

Miele, nel 2016 annata disastrosa. Aumentano le importazioni

Un'annata disastrosa con un calo che ha avuto punte del 70%. Un risultato che ci riporta agli anni 80 del secolo scorso, l'annus horribilis dell’apicoltura italiana

16 gennaio 2017
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REGGIO EMILIA  Annata disastrosa con un calo che ha avuto punte del 70%. Un risultato che ci riporta agli anni 80 del secolo scorso- Il 2016 è l'annus horribilis dell’apicoltura italiana, dove anche Reggio si è ritagliato un posto di tutto rispetto.

Sembra che quello appena trascorsa, secondo quanto riportato dalla Cia di Reggio, sia il peggiore anno degli ultimi 35 stando ai dati diffusi nei mesi scorsi da Conapi (Consorzio nazionale apicoltori) e dall'Osservatorio nazionale miele: «La raccolta è crollata del 70% in Piemonte, Lombardia, Veneto, Sicilia, dove si producono i due tipi di miele più diffusi, acacia e agrumi - secondo il presidente dell'Osservatorio Giancarlo Naldi - . La siccità dell'inverno e il maltempo della primavera hanno bloccato le api».

Ma c'entrano anche i fitofarmaci usati in agricoltura: «Purtroppo da due anni non abbiamo più dati precisi sugli avvelenamenti perché il sistema di monitoraggio ministeriale Bee Net non è stato rifinanziato, ma le api sono diminuite in tutta Italia», aggiunge il presidente Conapi Diego Pagani. Le conseguenze? Meno miele italiano (di ottima qualità, molto controllato, a lunga scadenza) nei supermercati, rincari fino al 20 per cento e importazioni in aumento con il rischio di trovare sugli scaffali le miscele cinesi.