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Gli studenti e la Mehari di Siani «Era un giornalista della verità»

RUBIERA. Fa tappa a Rubiera il Viaggio Legale a bordo della Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. Il suo piccolo fuoristrada verde, diventato...

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RUBIERA. Fa tappa a Rubiera il Viaggio Legale a bordo della Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. Il suo piccolo fuoristrada verde, diventato col tempo un simbolo dell’impegno antimafia, è oggi al centro di un tour nazionale per la sensibilizzazione su questi temi.

«Abbiamo accompagnato con Alessandro Gallo la Citroen Mehari nelle scuole di Rubiera, dove tornerà domani (oggi, ndr)», racconta il sindaco Emanuele Cavallaro. «Devo dire che i ragazzi mi hanno semplicemente commosso. Parlavano di Siani come di un amico. C'è chi ha preparato delle domande da fare alla sua auto “perché lui voleva fare il giornalista-giornalista, quello che dice la verità”»,

La Citroen Mehari di Siani è arrivata nel reggiano due giorni fa. La prima tappa è stata Correggio. Poi ieri e oggi a Rubiera. Domani il Viaggio Legale raggiungerà Reggio Emilia dove resterà fino al 21 gennaio. Poi le ultime due tappe: a Sant’Ilario il 23 gennaio e a Bibbiano.

Tra i promotori dell'iniziativa, oltre all’associazione Caracò, vanno annoverati anche Comitato iolotto, Filt Cgil ER-Bologna, Libera Contro le Mafie Emilia-Romagna, Cna Fita e Cgil Emilia Romagna.

Il progetto ha l’alto patrocini del Parlamento europeo ed è patrocinato anche da Regione Emilia Romagna, Avviso Pubblico e Master su Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie.

Il viaggio in Emilia della Mehari di Giancarlo è possibile grazie a Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso, e alla Fondazione Polis.

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