«Da ora voteremo contro ogni suo atto»

di Roberto Fontanili

Saccardi annuncia nuove forme di boicottaggio: «Il mio gruppo ha sottovalutato la faccenda»

08 febbraio 2017
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REGGIO EMILIA. Alla fine si sono alzati e sono usciti, facendo saltare il consiglio. E non è detto che sia finita lì. Tante le ipotesi in casa Pd per continuare la protesta per la presenza di Pagliani in sala Tricolore. Per non bloccare i lavori, c’è chi sta pensando anche di votare contro “a prescindere”, respingendo ogni proposta del capogruppo di Forza Italia senza entrare nel merito, ma con un “no” pregiudiziale. Che la protesta continui, è quello che si augura il consigliere comunale ed ex vicepresidente della Provincia, Pierluigi Saccardi, che già un anno fa è stato il primo a uscire dall’aula – da solo – ogni qualvolta Pagliani prendeva parola in sala Tricolore.

Si sente di aver vinto?

«Il tema è molto semplice. E da quello che è emerso, il quadro è chiaro. C’è un giudizio della politica che è inequivocabile. A parte che su Pagliani la Procura ha impugnato il giudizio di assoluzione. Ma, al di là di questo, il giudizio è politico. Non ho vinto io, ha vinto la città, per ora. Così come c’è un generale apprezzamento per il lavoro dell’ex prefetto De Miro e della Provincia, che sta emergendo nel processo Aemilia».

Cosa si aspetta ora?

«Che ci sia una rivolta nel suo partito. Al di là delle divisioni politiche, come ha ben descritto l’avvocato Cataliotti, c’erano due fazioni. Pagliani e i suoi complici politici hanno vinto con tessere fasulle e provenienti da fuori Reggio».

Come si comporterà alle prossime sedute?

«Continuerò a uscire se il signor Pagliani continuerà a entrare. Nel gruppo Pd la decisione di uscire è stata presa su mia proposta e adesso possiamo condividere altri gesti di protesta, al di là dell’uscita. Di certo la vicenda Pagliani non può bloccare l’amministrazione».

Quando ha iniziato la sua protesta?

«Circa un anno fa. Sono uscito fino a quando Pagliani è stato imputato e quando è stato assolto ho ricominciato a restare in aula. Devo però dire che anche alcuni all’interno del mio gruppo hanno evidentemente sottovalutato un po’ le cose».

Si riferisce al fatto che qualche consigliere Pd ha votato Pagliani a dicembre per il consiglio provinciale?

«Sono molto preoccupato di chi del Pd ha votato Pagliani. Anche perché la cosa è certa. Ed è preoccupante per lo scenario e le motivazioni che stanno alle spalle di quel voto. Di certo almeno un voto o due del Pd sono andati a Pagliani e, come avevo già chiesto, mi aspetto che nel mio partito sia fatta chiarezza su chi l’ha votato».