Discarica di Poiatica, ora indaga la Dda
L’Antimafia ipotizza il traffico illecito di rifiuti. Già ritirate in Procura, per competenza, le carte dell’inchiesta reggiana
CARPINETI. Ma cos’è accaduto di così rilevante nella discarica di Poiatica – attiva dal 1995 e gestita da Agac-Enìa-Iren finché non è stata chiusa – da far intervenire l’Antimafia di Bologna? Una risposta arriverà dalle indagini. Di fatto, la Dda (Direzione distrettuale antimafia) di recente ha messo le mani – per competenza – su tutti gli atti dell’inchiesta avviata da tempo dalla Procura di Reggio.
Da quanto filtra da ambienti investigativi, l’apertura del fascicolo della Procura antimafia di Bologna sarebbe legata all’ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti, come recita l’articolo 260 del decreto legislativo 152 del 2006: «Chiunque al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti è punti con la reclusione da uno a sei anni».
Pena che si aggrava (da 3 a 8 anni) nel caso si tratti di rifiuti ad alta radiottività. Sinora l’inchiesta reggiana ha poggiato su due perizie e una relazione del Corpo Forestale. Sul versante-perizie, l'esperto prescelto dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha dato una risposta definitiva su una questione che da tempo ha sollevato non poche apprensioni, cioè la presenza o meno di radiottività nel perimetro della imponente discarica carpinetana.
Un punto, questo, che ha creato un solco fra il comitato "Fermare la discarica di Poiatica", che ritiene vi sia radiottività, e Iren, che lo esclude. Della seconda perizia è stato incaricato un esperto del Politecnico di Milano, che ha fatto analisi sui percolati (liquidi originati prevalentemente dall'infiltrazione di acqua nella massa di rifiuti o dalla decomposizione degli stessi, oppure in misura minore derivanti dalla compattazione dei rifiuti stessi) prodotti dalla discarica.
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