Sopralluogo dell’elicottero del Papa
di Serena Arbizzi
È decollato dal Vaticano ed è atterrato sul campo da rugby di Carpi. Grande l’attesa nella Bassa reggiana e modenese
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CORREGGIOL’elicottero papale è atterrato nella tarda mattinata di ieri a Carpi, al centro del campo da rugby in via Nuova Ponente. A Carpi – ma anche nella Bassa reggiana, in particolare nella vicinissima Correggio e a Rolo, che fa parte della diocesi carpigiana – non si parla d’altro. La visita di Papa Francesco il 2 aprile passerà sicuramente alla storia. L’imponente macchina organizzativa si è messa in moto per garantire che l’evento si svolga in modo sicuro. . Era atteso da giorni e ieri mattina i carpigiani hanno potuto vederlo: l’elicottero del Papa, decollato dalla Santa Sede, è atterrato dapprima a San Giacomo Roncole, dove il 2 aprile Papa Francesco decollerà per ritornare in Vaticano, e successivamente è atterrato proprio al centro del campo da rugby di Carpi.
Sull’operazione si è cercato di mantenere una certa discrezione per garantire il tranquillo svolgimento delle prove generali del grande evento. Però in tantissimi, tra via Nuova Ponente e via dell’Industria, nel parcheggio del multisala Space City, hanno fermato l’auto e sono scesi per immortalare l’arrivo del velivolo bianco sul quale è stato possibile scorgere il vescovo Francesco Cavina.
Al campo da rugby di via Nuova Ponente, alcune ore prima dell’atterraggio, sono arrivati numerose forze coinvolte nella storica visita. È arrivata, infatti, un’ambulanza della Croce Rossa con due volontari, assieme alla polizia municipale delle Terre d’argine, un camion e un’auto dei vigili del fuoco, oltre ai responsabili dell’Unitalsi, che si occuperanno dell’organizzazione per gli oltre mille disabili previsti il 2 aprile in piazza Martiri, di cui soltanto 250 appartenenti al centro Nazareno.
Iniziano a trapelare indiscrezioni sempre più definitive sulla logistica di quella che sarà una giornata memorabile. Il Pontefice verrà accolto alla pista d’atletica dal vescovo Francesco Cavina, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dal prefetto Maria Patrizia Paba e dal sindaco Alberto Bellelli. Il Papa salirà a bordo di una jeep, come quella utilizzata per Benedetto XVI a Rovereto nel 2012, e raggiungerà piazza Martiri passando per alcune strade del centro. Può darsi che attraversi via San Francesco, come fece Giovanni Paolo II nel 1988, dove i fedeli appesero striscioni per accogliere il Santo Padre. Il palco, secondo i sopralluoghi effettuati dagli addetti alla sicurezza del Vaticano, potrebbe essere posizionato proprio come in occasione della visita di Karol Wojtyla, sotto la Torre dell’Orologio, al centro della piazza, dove saranno individuati almeno 4 settori ben distinti: per le autorità, per la stampa, per il pubblico e per i disabili, che saranno davanti al Papa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sull’operazione si è cercato di mantenere una certa discrezione per garantire il tranquillo svolgimento delle prove generali del grande evento. Però in tantissimi, tra via Nuova Ponente e via dell’Industria, nel parcheggio del multisala Space City, hanno fermato l’auto e sono scesi per immortalare l’arrivo del velivolo bianco sul quale è stato possibile scorgere il vescovo Francesco Cavina.
Al campo da rugby di via Nuova Ponente, alcune ore prima dell’atterraggio, sono arrivati numerose forze coinvolte nella storica visita. È arrivata, infatti, un’ambulanza della Croce Rossa con due volontari, assieme alla polizia municipale delle Terre d’argine, un camion e un’auto dei vigili del fuoco, oltre ai responsabili dell’Unitalsi, che si occuperanno dell’organizzazione per gli oltre mille disabili previsti il 2 aprile in piazza Martiri, di cui soltanto 250 appartenenti al centro Nazareno.
Iniziano a trapelare indiscrezioni sempre più definitive sulla logistica di quella che sarà una giornata memorabile. Il Pontefice verrà accolto alla pista d’atletica dal vescovo Francesco Cavina, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dal prefetto Maria Patrizia Paba e dal sindaco Alberto Bellelli. Il Papa salirà a bordo di una jeep, come quella utilizzata per Benedetto XVI a Rovereto nel 2012, e raggiungerà piazza Martiri passando per alcune strade del centro. Può darsi che attraversi via San Francesco, come fece Giovanni Paolo II nel 1988, dove i fedeli appesero striscioni per accogliere il Santo Padre. Il palco, secondo i sopralluoghi effettuati dagli addetti alla sicurezza del Vaticano, potrebbe essere posizionato proprio come in occasione della visita di Karol Wojtyla, sotto la Torre dell’Orologio, al centro della piazza, dove saranno individuati almeno 4 settori ben distinti: per le autorità, per la stampa, per il pubblico e per i disabili, che saranno davanti al Papa.
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