Gazzetta di Reggio

Reggio

Aemilia, processo d’appello: il pentito Giglio sarà ascoltato ma non su Giuseppe Pagliani

Aemilia, processo d’appello: il pentito Giglio sarà ascoltato ma non su Giuseppe Pagliani

I giudici della terza sezione penale hanno accolto la richiesta dei pm di ascoltare il collaboratore di giustizia  

07 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA. Il pentito Giuseppe Giglio sarà sentito nel processo di appello di Aemilia, in corso a Bologna per 60 imputati in abbreviato, ma la sua testimonianza sarà mirata solo su tre posizioni.

I giudici della terza sezione penale hanno infatti accolto la richiesta dei pm di ascoltare il collaboratore di giustizia (condannato con rito abbreviato a 12 anni) solo in riferimento a Selvino Floro Vito, Alessandro Palermo e Giovanni Paolo Bernini, ex assessore Pdl del Comune di Parma prosciolto per prescrizione dall’accusa di corruzione elettorale.

L’audizione di Giglio è programmata in videoconferenza per le udienze del 12 e il 13 maggio, insieme a quella del maresciallo dei carabinieri di Modena che ha fatto verifiche sull’attendibilità delle dichiarazioni messe a verbale.

I pm avevano chiesto che Giglio fosse ascoltato su numerosi altri imputati, tra cui Giuseppe Pagliani, assolto in primo grado (e per il quale la procura ha fatto appello). I giudici però hanno ritenuto che le richieste non fossero adeguatamente motivate. Non basta infatti per i giudici che il pentito riferisca fatti nuovi ma è necessario che siano circostanziati. La corte ha comunque disposto l’acquisizione dei verbali delle dichiarazioni rilasciati dal pentito cutrese in due udienze a novembre al processo Aemilia a Reggio.

L’avvocato Giovanni Tarquini, che assiste Pagliani con Alessandro Sivelli, ha commentato così la decisione della corte: «Il fatto che il pentito Giglio non sia ascoltato su Pagliani è un segnale importante e giuridicamente ineccepibile. Va detto che il mio assistito, già assolto in primo grado, non avrebbe avuto nulla da temere da queste dichiarazioni in quanto la sua posizione è limpida».

La Corte ha ammesso l’esame di Giglio anche su quanto circostanziato dagli appelli di tre difese, quelle di Salvatore Cappa, Francesco Gullà e Donato Agostino Clausi, dando la possibilità al pentito inoltre di essere ascoltato «a fini assolutori o di riconoscimento dell'attenuante della collaborazione».