«Torno a deporre se avrò il passaporto» 

«Torno a deporre se avrò il passaporto» 

Il 34enne Lusetti, sparito per Aemilia, si fa vivo con la polizia nell’altro processo in cui è parte lesa

07 luglio 2017
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REGGIO EMILIA. L’imprenditore reggiano 34enne Matteo Lusetti rimane un bell’enigma e come parte offesa lo vorrebbero sentire in due distinti processi in corso al palazzo di giustizia, cioè nel maxi procedimento di mafia Aemilia e in quell’intricata vicenda giudiziaria con al centro pesanti accuse (associazione a delinquere, fatture per operazioni inesistenti, estorsione ed usura) nell’ambito dell’inchiesta House of cards della squadra mobile.

Relativamente ad Aemilia le ricerche del 34enne hanno sinora portato a segnalazioni negli Stati Uniti e in Congo, ma nulla di più. Invece nell’altro processo ci hanno pensato i difensori degli imputati a dare una prova che Lusetti in qualche maniera era disposto a testimoniare: l’hanno fatto nell’udienza di mercoledì scorso, depositando un’annotazione della questura in cui l’imprenditore comunicava – via WhatsApp – che sarebbe tornato in Italia per deporre nel caso in cui gli fosse stato garantito il passaporto. Per la difesa è quindi reperibile e questa richiesta “tradisce” il fatto che Lusetti si trova all’estero da irregolare e che ha bisogno di quel documento per poi tornarvi in regola. Una condizione posta alla Mobile e che non essendo stata soddisfatta – sono già trascorsi diversi mesi – avrebbe spinto il 34enne a rompere i contatti con gli investigatori, cambiando numero di telefonino. Come replica il pm Giacomo Forte ha reso nota un’altra annotazione della questura in cui si riferisce che sono state svolte delle ricerche internazionali ma che hanno dato esito negativo. Quest’ultimo documento ha convinto la Corte (presieduta da Alessandra Cardarelli) a ritenere Lusetti irreperibile e al processo è stato acquisito il verbale dell’interrogatorio reso dall’imprenditore in fase di indagini (tecnicamente “sommarie informazioni”). E così il processo andrà avanti. Un epilogo che potrebbe essere prossimamente “bissato” nel maxi processo Aemilia. Dietro a questa scomparsa vi sarebbero forti debiti di gioco, minacce, botte, tanta paura. Un passato con cui il 34enne vuole chiudere, senza “passaggi” in tribunale. (t.s.)