Caruso: «Sono in corso nuove indagini»
Il presidente del collegio annuncia «una nuova istruttoria» dopo aver ascoltato tutti i pentiti
12 luglio 2017
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REGGIO EMILIA. Sono le 19.30 di una lunga giornata di dibattimento al processo Aemilia. In aula pochi imputati e avvocati rimasti. L’udienza è iniziata come al solito alle 9.30 di mattina e si è fermata brevemente solo per la pausa pranzo.
A un tratto il presidente del collegio giudicante, Francesco Maria Caruso, risponde così a un avvocato che chiedeva di poter ascoltare un testimone a settembre: «A settembre dobbiamo fare altre cose, c’è una ripresa dell’istruttoria annunciata, fatti nuovi, ci sono collaboratori, abbiamo depositato le indagini». E pertanto, alla richiesta dell’avvocato di sentire un testimone in settembre risponde: «Anche ad agosto se fosse possibile». Parole che fanno sobbalzare alcuni dei presenti.
Il riferimento ai collaboratori di giustizia fa pensare alle dichiarazioni del pentito Nicola Femia, che è stato interrogato dai pm della Dda Marco Mescolini e Beatrice Ronchi e gli atti sono stati depositati nel processo. Questo potrebbe preludere al fatto che il boss sarà ascoltato al processo Aemilia.
Il 7 aprile i pm hanno ascoltato anche il crotonese Giuseppe Richichi, che ha vissuto a Montecchio. Non è un collaboratore di giustizia ma anche da lui potrebbero arrivare dichiarazioni interessanti, senza dimenticare il recente pentimento di Antonio Valerio. (j.d.p.)
A un tratto il presidente del collegio giudicante, Francesco Maria Caruso, risponde così a un avvocato che chiedeva di poter ascoltare un testimone a settembre: «A settembre dobbiamo fare altre cose, c’è una ripresa dell’istruttoria annunciata, fatti nuovi, ci sono collaboratori, abbiamo depositato le indagini». E pertanto, alla richiesta dell’avvocato di sentire un testimone in settembre risponde: «Anche ad agosto se fosse possibile». Parole che fanno sobbalzare alcuni dei presenti.
Il riferimento ai collaboratori di giustizia fa pensare alle dichiarazioni del pentito Nicola Femia, che è stato interrogato dai pm della Dda Marco Mescolini e Beatrice Ronchi e gli atti sono stati depositati nel processo. Questo potrebbe preludere al fatto che il boss sarà ascoltato al processo Aemilia.
Il 7 aprile i pm hanno ascoltato anche il crotonese Giuseppe Richichi, che ha vissuto a Montecchio. Non è un collaboratore di giustizia ma anche da lui potrebbero arrivare dichiarazioni interessanti, senza dimenticare il recente pentimento di Antonio Valerio. (j.d.p.)