Speranza difende Scarpino, Civati è inflessibile

Speranza difende Scarpino, Civati è inflessibile

Il coordinatore Mdp: «Rispetto anche se fosse indagato». Il leader di Possibile: «Da noi così subito via»

17 luglio 2017
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REGGIO EMILIA. «Siamo rispettosi del lavoro della magistratura». Così Roberto Speranza, coordinatore di Articolo 1-Movimento democratico progressista, interviene sulle frasi di Salvatore Scarpino. Il consigliere comunale, ora in Art.1-Mdp, è stato ascoltato come testimone in una seduta del processo Aemilia. E la sua testimonianza ha fatto discutere. Il Movimento 5 Stelle ha subito parlato di «deposizioni politicamente imbarazzanti», mentre il Partito democratico (a cui apparteneva Scarpino) non ha preso posizione e i rappresentanti locali di Mdp lo hanno assolto.

Sulla stessa linea si attesta il coordinatore nazionale Speranza, intervenuto ai Chiostri della Ghiara per il lancio del Manifesto alternativo a sinistra. L’ex Pd ribadisce che il giudizio su Scarpino sarebbe invariato anche se fosse indagato, in quanto «il rispetto del lavoro della magistratura prescinde da chi è indagato».
Quindi? «Rispetto l’articolo 27 della Costituzione – replica Speranza – secondo cui una persona è condannata dopo il terzo grado di giudizio».


Più duro il commento di Pippo Civati, organizzatore del Politicamp 2017, da cui è partita l’ipotesi di un’unione di sinistra a quattro. «Se da noi ci fosse un indagato (Scarpino non lo è, ndr) – esclama il politico lombardo – andrebbe via subito, ancor prima che glielo chieda io». I due mettono la legalità ai vertici delle specifiche agende e del piano da costruire insieme. «Sicuramente c’è bisogno di norme e buoni esempi – conclude Speranza – ma purtroppo non se ne sono visti molti». (g.f.)