Lo studioso Ciconte chiamato a testimoniare in aula da un difensore

Lo studioso Ciconte chiamato a testimoniare in aula da un difensore

Puntualmente quando vengono ascoltati dei politici reggiani si torna a parlare della relazione che lo studioso Enzo Ciconte fece nel 2008 per conto del Comune di Reggio. E ieri l’avvocato Antonio...

19 luglio 2017
1 MINUTI DI LETTURA





Puntualmente quando vengono ascoltati dei politici reggiani si torna a parlare della relazione che lo studioso Enzo Ciconte fece nel 2008 per conto del Comune di Reggio. E ieri l’avvocato Antonio Piccolo, difensore di un imputato accusato di reati minori, Francesco Scida, ha chiesto di poter ascoltare come testimone proprio il professore.

Delrio, rispondendo all’avvocato che gli ha chiesto cosa sapesse della ’ndrangheta a Reggio, ha detto: «Sapevamo dallo studio di Ciconte che la presenza tendeva a incidere essenzialmente su imprenditori di origine calabrese ma era potenzialmente molto pericolosa perché oltre ad alcune famiglie sapevamo poteva diramarsi con dei meccanismi insidiiosi perché silenziosi».

L’avvocato ha insistito, chiedendo al ministro se Ciconte gli avesse mai parlato di fatti specifici, in corso al momento della stesura dello studio. Delrio ha spiegato che lo studio era il frutto di risultanze processuali e non parlava dunque di fatti in corso. Il legale allora ha detto: «Chiedo di ascoltare Ciconte per sapere cosa abbia riferito al testimone».

L’avvocato Piccolo ha chiesto all’ex sindaco se Ciconte fosse in possesso di informazioni di prima mano e quali fossero le sue fonti. Tutte domande al quale lo stesso studioso darà risposta quando sarà in aula.