Gazzetta di Reggio

Reggio

Il Comune di Reggio Emilia arruola maestri tra i militari

di Gabriele Farina
Il Comune di Reggio Emilia arruola maestri tra i militari

Nel bando 9 posizioni su 30 a tempo indeterminato per istituti d’infanzia e nidi sono affidati a personale delle forze armate

3 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA. Avete presente il film “Poliziotto alle elementari”? È una pellicola del 1990 in cui il duro Arnold Schwarznegger si trova a “battagliare” tra i banchi delle scuole primarie. Quest’anno, con qualche cambiamento nel canovaccio, la finzione può diventare realtà.

Gli alunni scenderanno di età e dalle elementari si passerà agli istituti d’infanzia e agli asili nido. I rappresentanti delle forze dell’ordine non apparterranno alla polizia, ma alle forze armate. Se il bando verrà rispettato integralmente, saranno il 30% dei nuovi assunti, ricercati dal Comune per l’anno scolastico 2017/18. Il Comune cerca infatti 21 insegnanti (di cui 19 a tempo pieno e 2 part time per 18 ore settimanali) e 9 educatori (di cui 7 a tempo pieno e 2 part time per 18 ore settimanali). Per il personale delle forze armate c’è una riserva di legge di 9 posti, di cui 6 insegnanti e 3 educatori. Cosa s’intende però per rappresentanti delle forze armate? Secondo la normativa in questione (il decreto legislativo 66/2010, poi modificato), quattro tipologie di militari possono presentare la domanda. Intanto, possono essere volontari in ferma breve o prefissata dalle forze armate, purché congedati senza demerito; possono essere volontari delle forze armate in periodo di rafferma (riconferma dell’incarico). Inoltre, possono essere volontari delle forze armate in servizio permanente; infine, possono essere ufficiali di complemento in ferma biennale o ufficiali in ferma prefissata (rispettando sempre il requisito di aver completato la ferma senza demerito).

In caso di pari merito in graduatoria, intervengono altri venti criteri. In cima alla graduatoria compaiono gli insigniti di medaglia al valor militare, seguiti dai mutilati e dagli invalidi di guerra. Nella seconda categoria c’è un’ulteriore distinzione: gli ex combattenti sono privilegiati rispetto a chi è stato coinvolto in fatti di guerra, il quale (o la quale) a sua volta ha un canale più diretto rispetto a chi ha preso servizi in settori pubblici o privati. All’ultima voce della lista compaiono i militari volontari delle forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

«Non è una scelta particolare del Comune – commenta Raffaella Curioni, assessore a Educazione e conoscenza, con delega a nidi e scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado – ma abbiamo semplicemente recepito la normativa nazionale, che prevede il 30% della riserva alle forze dell’ordine. Se saranno coperte integralmente andranno a loro, se ce ne saranno meno procederemo a fare i rispettivi concorsi».

Il bando prevede anche una serie di titoli specifici. Per gli insegnanti, è necessario avere un diploma di scuola magistrale o istituto magistrale purché conseguiti entro l’anno scolastico 2001/02. Possono presentare domanda i laureati in Scienze della formazione primaria (nell’indirizzo scuola materna) e i laureati magistrali in Scienze della formazione primaria a ciclo unico, abilitante all’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e negli istituti primari. Per gli educatori, sono indicati 14 profili potenziali tra diplomi di maturità e lauree (o titoli equipollenti).

Vi sono requisiti obbligatori: avere almeno 18 anni e non aver superato l’età pensionabile per gli impiegati comunali; non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo e non essere stati licenziati da una pubblica amministrazione per inefficiente rendimento; non aver subito condanne penali; aver soddisfatto gli obblighi di leva (fin quando era ancora vigente l’obbligo); essere idonei all’impiego; godere dei diritti civili negli Stati di appartenenza e possedere una buona conoscenza dell’italiano (per i cittadini non italiani). I titoli assegnano 15 punti su 75. Gli altri 60 saranno egualmente distribuiti tra una prova scritta (identica per i profili) e un orale). Il bando scade il 2 ottobre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA