REGGIO EMILIA. Tanti soldi e uomini da Reggio Emilia per uccidere – nel maggio 2004 – il boss Antonio Dragone, al culmine della sanguinaria faida interna alla cosca.
Sono rivelazioni pesanti quelle di Antonio Valerio che chiama “architetto” Nicolino Grande Aracri riferendosi alla strategia messa in atto in quegli anni per avere il controllo del clan, specificando che progettare l’uccision...