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Correggio, attacco hacker di Anonymous contro gli autovelox

di Jacopo Della Porta
Correggio, attacco hacker di Anonymous contro gli autovelox

«Per vendetta» sono entrati in un computer della polizia municipale e hanno scaricato, e distrutto, i dati sulle contravvenzioni

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CORREGGIO. Anonymus contro gli autovelox di Correggio. La polizia municipale dell’Unione Pianura Reggiana è stata infatti vittima di un attacco hacker, che è stato rivendicato ieri mattina.

Il pirata è entrato in un computer della polizia municipale di Correggio e poi ha avuto accesso ai database di Concilia e Verbatel, software attraverso i quali vengono gestiti i dati degli autovelox fissi che si trovano a Budrio di Correggio, sulla strada provinciale 468 (via Per Reggio) e sulla provinciale 30 a Rio Saliceto.

L’hacker ieri mattina ha provveduto a inviare una mail alle redazioni di alcuni giornali locali e nazionali, allegando anche una serie di schermate che testimoniano e indirettamente spiegano l’azione compiuta.

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La mail di rivendicazione, che è stata spedita dall’account di posta elettronica della polizia municipale di Correggio, ovviamente del tutto ignara, attribuisce la paternità dell’atto ad Anonymus. Nell’oggetto si legge: “Pianura Reggiana Correggio (Re) Italy - Gatso System - Hacked by Anonymous!». Poi, dopo un beffardo augurio di Natale “Ho Ho Ho, Merry Christmas”, segue l’invito a gustarsi i database di Concilia e Verbatel di Pianura Reggiana, con tanto di link e password per scaricarli.

Il mittente ha disegnato nel testo del messaggio il logo di Anonymous, quello di “V per Vendetta”, utilizzando spazi e caratteri numerici per delineare la maschera.

Come detto, nella mail sono state allegate delle schermate. Dall’ultima si evince che l’intruso ha cancellato i dati ai quali ha avuto accesso (non sappiamo se sono stati recuperati e se ci fosse un sistema per salvarli altrove). Si vede una cartella selezionata, contenente 40 gigabyte di materiale che stanno per essere cancellati.Il file allegato è stato chiamato “wipe foto archive”, “pulizia dell’archivio fotografico”. Da questo passaggio sembrerebbe dunque che le foto scattate dagli autovelox siano andate perdute.

Gli allegati in totale sono 9 e servono all’hacker per spiegare il senso della sua azione. La prima schermata mostra il cosiddetto prompt dei comandi di Windows, che testimonia il controllo da remoto di un computer, si suppone quello della polizia municipale nel quale l’hacker è entrato.

Poi un altro file mostra una foto scattata a due auto, probabilmente da un velox. Di seguito si legge la mail di un cittadino che segnala che non riesce a leggere il numero di targa relativa a una contravvenzione.

Nella schermata successiva un uomo di Castelnovo Sotto, multato ad agosto, scrive che non riesce a scaricare dal sito la foto con il numero di targa della sua auto.

Un altro file mostra invece la mail di un addetto del Centro elaborazione dati di Correggio, che spiega di aver ripristinato il database di Concilia alla situazione precedente il 5 dicembre «quando si è verificato un casino».

Le due schermate successive mostrano mail di persone che sostengono di non essere mai transitate nella zona degli autovelox e contestano dunque le multe. L’ultima, come detto, testimonia la distruzione dei file operata dall’hacker. Infine l’hacker allega un file Pdf nel quale mostra uno scambio di mail tra la polizia municipale e le amministrazioni comunali nelle quali si chiedono chiarimenti sui principi di ripartizione dei proventi degli autovelox. L’anonimo pirata ha denominato il file con un insulto, tanto per non lasciare dubbi su come la pensa in proposito.

Sull’attacco informatico viene mantenuto il più stretto riserbo da parte dell’Unione Pianura Reggiana, ma l’ episodio non può non essere stato denunciato alla polizia postale e alla procura reggiana. Sugli accertamenti in corso al momento non trapela nulla.

Resta da capire come abbia fatto l’anonimo a spedire ieri mattina le mail dalla posta elettronica della polizia municipale. Una nuova falla nel sistema?

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