Un intero paese in lutto per la morte del casellante
San Martino in Rios: Marco Severi, 56 anni, era un appassionato di viaggi, di fotografia e di musica jazz. Il cugino Mauro, presidente di Unindustria Reggio Emilia: «Una disgrazia». Domani i funerali
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.16607306:Video:https://video.gelocal.it/gazzettadireggio/locale/reggio-emilia-la-morte-del-casellante-nella-cabina-dell-a1/92357/92832]]
REGGIO EMILIA. Ha colpito profondamente l’intero paese di San Martino in Rio, oltre ai colleghi e alle numerose persone in città che lo conoscevano, la scomparsa improvvisa di Marco Severi, 56 anni, il casellante trovato senza vita nella cabina dell’autostrada A1 a Mancasale nel tardo pomeriggio di sabato. Alle 19.45 era stato un automobilista, con un problema nel pagare il pedaggio, a scendere dalla macchina in cerca di aiuto e a guardare per caso nella cabina, trovando il 56enne accasciato, già stroncato da un malore.
La notizia del decesso ha colto di sorpresa tutti coloro che gli volevano bene. Il casellante era tornato al lavoro dopo qualche giorno di malattia: aveva accusato un malessere, ma nulla che potesse far pensare a qualcosa di più serio.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:site:1.16607300:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/image/contentid/policy:1.16607300:1649782512/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
«Marco aveva qualche acciacco, ma godeva di buona salute e non aveva mai avuto problemi di cuore – afferma un cugino, Andrea Severi –. È successo tutto così in fretta che ci ha colti di sorpresa. Sono quelle cose che non ti aspetti mai».
Marco Severi era nato e sempre vissuto a San Martino in Rio. Abitava in via Carpi 4, nella zona della cantina sociale, insieme agli anziani genitori, William e Rosanna, e alla sorella minore Emanuela, impiegata a Reggio nello studio Severi Architetti Associati. Si tratta di una famiglia numerosa e molto conosciuta in paese: il padre gestiva insieme ai fratelli una impresa edile attiva soprattutto a Campogalliano (Modena) e uno degli zii era genitore di Mauro Severi, presidente degli Industriali di Reggio Emilia. Quest’ultimo ha dichiarato: «Una disgrazia terribile, per la famiglia e anche per me».
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.16607305:Video:https://video.gelocal.it/gazzettadireggio/locale/reggio-emilia-il-casellante-dell-a1-trovato-morto-nella-cabina/92355/92830]]
Marco era un appassionato di viaggi e di fotografia professionale. Era da poco tornato dall’India e negli anni aveva visitato Vietnam, Thailandia, Norvegia, Etiopia, Tenerife, Marocco. Viaggi avventurosi che documentava con le sue fotografie, che condivideva su una community fotografica sul web; era in contatto anche con fotografi reggiani come Marco Borciani.
Un’altra sua passione era la musica, soprattutto il jazz. Da intenditore frequentava insieme ad amici le rassegne come Umbria Jazz e si era recato all’Arena di Verona per la reunion dei Pink Floyd.
Una persona piena di interessi, sempre pronta ad organizzare la prossima meta in giro per il mondo, nel poco tempo lasciato libero dal lavoro.
Era dipendente di Autostrade per l’Italia dal lontano 1984. Talvolta veniva spostato ai caselli di Modena o Bologna, a seconda delle necessità contingenti, ma a Reggio era un “pilastro”, conosciuto e benvoluto dai colleghi, che non si capacitano del decesso avvenuto sul luogo di lavoro.
A San Martino in Rio, ieri, non si parlava d’altro. Soprattutto al bar New Days di corso Umberto I, in pieno centro, dove Marco si recava a fare colazione o mangiare uno spuntino prima di attaccare il turno e dove tutti lo conoscevano. «Era una persona schiva e riservata, che preferiva stare a casa anziché frequentare i locali pubblici. Era molto buono e ricco di interessi», affermano dal bar.
Marco Severi lascia nel dolore, oltre a genitori e sorella, ben nove cugini.
La salma è stata liberata dalla Procura già sabato sera e il funerale è fissato per domani, a San Martino in Rio. Il corteo funebre partirà alle 15 dalla casa funeraria Rossi in via Don Pasquino Borghi 9 per la chiesa parrocchiale del paese: al termine del rito religioso, si proseguirà per il cimitero locale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA