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In fiamme sei cassonetti a Pieve Modolena, è opera di un piromane

In fiamme sei cassonetti a Pieve Modolena, è opera di un piromane

Reggio Emilia, i vigili del fuoco sono intervenuti a mezzanotte in via Dorso. Distrutti i contenitori stradali. Tre giorni fa un episodio fotocopia all’Orologio

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REGGIO EMILIA. Un altro rogo di natura dolosa ha distrutto sei cassonetti dell’immondizia in via Dorso, a soli due giorni di distanza dall’episodio fotocopia che aveva bruciato lo stesso numeroso di contenitori in zona Orologio.

Quello che resta dei cassonetti bruciati in via Dorso

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Secondo i vigili del fuoco intervenuti sul posto, si tratta di un gesto volontario da parte di qualcuno che si “diverte” ad appiccare il fuoco: due volte in due giorni è una reiterazione che lascia poco spazio alla casualità e l’ipotesi che dietro ci sia la medesima mano di un piromane, o di vandali, si sta facendo strada.

A lanciare l’allarme, poco dopo la mezzanotte di venerdì, è stato un passante, un cittadino che transitando da via Guido Dorso (la strada della zona artigianale di Pieve Modolena che costeggia il torrente) ha allertato il 115, segnalando che si levavano alte fiamme dai cassonetti stradali posti all’angolo con via Zanardelli, all’altezza dello svincolo per i laghi di Pieve.

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Sul posto sono accorse due squadre dei vigili del fuoco, che hanno potuto ben poco: infatti l’incendio era già in stato avanzato, le fiamme avvolgevano completamente cinque contenitori di medie dimensioni più un sesto bidone più piccolo per la raccolta dell’organico. Gli uomini di via della Canalina hanno impiegato circa un’ora per domare l’incendio e mettere in sicurezza l’area, ma i cassonetti sono andati completamente distrutti.

Passata l’emergenza, il caposquadra dei vigili del fuoco ha avanzato il forte sospetto che qualcuno abbia appiccato il fuoco. Sono troppi gli elementi che fanno propendere per il dolo: il fatto che il materiale non potesse favorire un innesco, la modalità generalizzata e la celerità di diffusione delle fiamme, il particolare che i contenitori (disposti uno in fila all’altro) fossero interessati dal rogo in egual misura.

Il precedente risale alla notte tra mercoledì e giovedì, quando erano stati bruciati sette cassonetti sparsi su quattro strade adiacenti al parco Nilde Iotti: via Wagner, via Belgio, via Cardano e via Zambonini. (am.p.)

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