Ndrangheta, chiesti 1712 anni di carcere ai 148 imputati del processo Aemilia
Reggio Emilia: stangata per Michele Bolognino, per il quale sono stati chiesti 30 anni di carcere con rito ordinario più 18 in abbreviato. I pm Mescolini e Ronchi chiedono anche 19 anni per Giuseppe Iaquinta e 6 per il figlio Vincenzo, ex attaccante della Juventus. Al pentito Antonio Valerio 15 anni e 10 mesi, più 10 anni in abbreviato, 8 anni all'altro pentito Salvatore Muto.
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REGGIO EMILIA. Dopo poco più di due anni dall'inizio del processo, e al termine di tre giorni di requisitoria, i pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi della Dda di Bologna _ nell'aula bunker allestita nel tribunale di Reggio Emilia per ospitare il maxi processo alla 'ndrangheta _ hanno avanzato le richieste di condanna per i 148 imputati, accusati di affiliazione alla 'ndrangheta e altri reati come false fatturazioni, frodi, usura ed estorsione. Complessivamente, sono stati chiesti poco più di 1700 anni di reclusione, per la precisione 1712 anni di cui 1388 con il rito ordinario e 324 per i soli 24 imputati che hanno scelto il rito abbreviato per il capo 1, ovvero l'associazione di stampo mafioso.
A 34 imputati (24 dei quali hanno scelto il rito abbreviato), inoltre, la procura ha contestato nuovi capi di imputazione per aver continuato a tenere anche dal carcere condotte in favore della consorteria, dagli arresti avvenuti a gennaio del 2015 fino allo scorso marzo.
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Ecco le richieste di pena avanzate dai pm «ritenuta pienamente provata la responsabilità penale di ciascun imputato per gli specifici reati ad esso contestati». Sono stati dunque chiesti 26 anni e 6 mesi (più 16 anni anni per associazione di stampo mafioso in abbreviato) per Gaetano Blasco; 30 anni (più 18 in abbreviato) per Michele Bolognino; 5 (più 16 in abbreviato) per Sergio Bolognino e 4 anni e 6 mesi (più 14 in abbreviato per associazione di stampo mafioso) per Pasquale Brescia.
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E ancora: 9 anni e 6 mesi (più 12 anni in abbreviato) per l'ex poliziotto Maurizio Cavedo, 17 anni (più 12 anni in abbreviato) per Antonio Floro Vito, e 12 anni e 10 mesi (più 14 anni in abbreviato) per Gianni Floro Vito.
Per Antonio Muto (classe 1971) 17 anni e 6 mesi (più 12 anni in abbreviato), per Antonio Muto (classe 1978) 17 anni con rito ordinario più 14 anni in abbreviato, per Antonio Muto del 1955 12 anni in abbreviato e per Luigi Muto 16 anni in abbreviato.
Per il pentito Salvatore Muto, che ha deciso di collaborare con la giustizia, sono stati chiesti 8 anni in abbreviato. Per Antonio Valerio, altro pentito del processo, 15 anni e 10 mesi con rito ordinario, più 10 anni per associazione di stampo mafioso con rito abbreviato.
E ancora: Alfonso Paolini (16 anni), Pasquale Riillo (12 anni e 6 mesi in ordinario, più 14 anni con l'abbreviato), Gianluigi Sarcone (18 anni più 18 anni in abbreviato), Graziano Schirone (11 anni più 12 anni), Eugenio Sergio (19 anni più 14 anni). Per i fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, imprenditori «a disposizione della consorteria», si chiede la condanna rispettivamente a 16 anni e 6 mesi e 11 anni e 6 mesi, oltre a 14 anni ciascuno con l'abbreviato. Luigi Silipo (12 anni più 12 anni), Pierino Vetere (9 anni e 6 mesi più 12 anni), Mario Vulcano (12 anni più 12 anni) e Vincenzo Mancuso 18 anni e 6 mesi più 12 anni).
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L'accusa chiede inoltre la confisca dei beni già sequestrati con provvedimento del gip e, per la maggior parte degli imputati dell'abbreviato, dopo aver espiato la pena, la permanenza per due anni in una "casa di lavoro", misura applicabile ai soggetti ritenuti «socialmente pericolosi» (articolo 417 del codice penale).
LE ALTRE PENE RICHIESTE. Tra le pene chieste dai pm Mescolini e Ronchi agli imputati al processo con rito ordinario, che devono rispondere anche del reato di associazione di stampo mafioso, spiccano i 19 anni per Giuseppe Iaquinta, padre dell'ex calciatore della Juventus Vincenzo Iaquinta (a sua volta a processo, ma che non deve rispondere del capo 1) per il quale sono stati chiesti 6 anni di reclusione. Chiesti anche 18 anni per Antonio Crivaro, 19 anni e 6 mesi per Alfredo Amato, 19 anni e 10 mesi per Francesco Amato, 12 anni per Carmine Arena, 23 anni per Carmine Belfiore, 19 anni e 10 mesi per Francesco Lomonaco, 19 anni per Gabriele Valerioti.
MIRCO SALSI e OMAR COSTI. Per l'imprenditore reggiano Mirco Salsi, i pm hanno chiesto 12 anni di reclusione. Più pesante la pena chiesta per Omar Costi: 19 anni e 6 mesi.
Tutte le richieste di pena avanzate dai pm Mescolini e Ronchi nei confronti di tutti i 148 imputati del troncone reggiano del maxiprocesso Aemilia li potete leggere sull'edizione cartacea della Gazzetta di Reggio in edicola mercoledì 23 maggio.