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Reggio Emilia si candida per ospitare il 16esimo congresso nazionale dell'Arcigay

Reggio Emilia si candida per ospitare il 16esimo congresso nazionale dell'Arcigay

Forte dell'esperienza del «Remilia pride», Reggio Emilia ambisce di nuovo a diventare un punto di riferimento nazionale per la comunità Lgbti

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REGGIO EMILIA. Forte dell'esperienza del «Remilia pride», il gay pride mediopadano del 2017 che ha portato in piazza oltre 13.000 persone, Reggio Emilia ambisce di nuovo a diventare un punto di riferimento nazionale per la comunità Lgbti.

La città del Tricolore, dove è stata celebrata la prima unione civile in Italia, si candida infatti a sede per ospitare il 16esimo congresso dell'Arcigay Italiano, in programma nel prossimo autunno. Lo annuncia il presidente dell'associazione reggiana (l'Arcigay «Gioconda»), Alberto Nicolini, che dice: «Continuiamo ad essere ambiziosi: abbiamo operato con buonsenso, divertimento ma anche fermezza in questi anni, ed è quello che desideriamo trasmettere anche alle future dirigenze nazionali della più grande associazione Lgbti d'Italia».

Per questo «candidiamo ufficialmente Reggio a sede del congresso nazionale di Arcigay di fine 2018», spiega il presidente. Che coglie anche l'occasione per annunciare l'inaugurazione della nuova sede dell'associazione cittadina, che domenica si trasferisce nei locali di circa 100 metri quadri al primo piano del circolo Arci Gardenia in viale Regina Elena.

Al taglio del nastro (alle 18) è prevista la presenza del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, del presidente nazionale Arcigay Flavio Romani e del fondatore di Arcigay, l'ex deputato Franco Grillini.