01 luglio 2018
REGGIO EMILIA. Le ha accusate su Facebook, scrivendo nome e cognome, di essere «delinquenti» e «fannullone», di compiere «crimini», di avere «necessità di cure psichiche» e di fare «sesso col gatto», tutto sul suo profilo con post diffamatori.
Adesso, in base alla sentenza emessa dal giudice civile di Cagliari, Giorgio Latti, dovrà pagare alle vittime complessivamente 30m...