Gazzetta di Reggio

Reggio

«Lo Stato Sociale in concerto per parlare ai più giovani»

Martina Riccò

La band a Reggio per ricordare l’eccidio del 28 luglio 1943 Il sindaco Vecchi: «Continuiamo a batterci per quegli ideali»

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REGGIO EMILIA

Nessuno è profeta in patria. E di certo lo Stato Sociale – che dopo il secondo posto di Sanremo è stato colpito a Bologna da polemiche persino per la festa-concerto a Piazza Maggiore – e ora è stato attaccato da una consigliera comunale Pd – verrà accolto a Reggio a braccia aperte. Quando? Venerdì prossimo, in occasione del concerto per ricordare l’eccidio delle Reggiane. «Probabilmente qualcuno sarà stupito di questa scelta – commenta il sindaco Luca Vecchi presentando l’evento – ma noi crediamo che sia importante integrare i momenti di celebrazione con iniziative di carattere culturale. Il motivo è semplice: vogliamo arrivare ai giovani, soprattutto in un momento come questo in cui l’Italia è attraversata da rigurgiti razzisti e campagne di odio, vogliamo che la memoria non vada persa, e la musica è sicuramente lo strumento migliore per riuscirci».



La tappa reggiana di “Una vita in vacanza Tour” è in programma venerdì sera nel cortile del centro internazionale Loris Malaguzzi, in viale Ramazzini. L’evento, a ingresso libero e gratuito, è organizzato da Arci e Cgil, in collaborazione con il Comune di Reggio, Centro Malaguzzi, Tunnel, Istoreco, e con il sostegno di Iren, Studio Alfa, Coop Alleanza 3.0, Unipol, Stu Reggiane. «Coniugare il passato e il presente è importante – afferma Guido Mora, segretario generale Cgil Reggio Emilia – Farlo nel cortile del Malaguzzi, sede e simbolo dell’educazione reggiana, e a due passi dalle Reggiane, luogo storico ma anche del futuro, grazie alla riqualificazione decisa dal Comune, lo è ancora di più. Questa è un’iniziativa di contrasto all’ignoranza, all’indifferenza e all’intolleranza».



«Avere qui lo Stato Sociale, sulla cresta dell’onda dopo Sanremo, non è stato semplice – spiega Daniele Catellani, presidente Arci – ma i ragazzi, che conoscevano quanto avvenuto alle Reggiane nel 1943, hanno subito sposato il progetto. Non ci aspettiamo un concerto normale, dunque». D’altra parte lo Stato Sociale, a conferma del nome, non ha mai nascosto nelle proprie canzoni l’attenzione alla contemporaneità e all’impegno sociale e politico.



Gli organizzatori si aspettano di raggiungere quota 4.000 presenze, ma il numero di partecipanti potrebbe superare le aspettative. Il concerto inizierà alle 21.30, ma nel cortile del Centro Malaguzzi si potrà accedere già dalle 20. L’ingresso da usare sarà quello su viale Ramazzini; piazzale Europa (900 posteggi) fungerà da maxi-parcheggio. Per i disabili verrà predisposta un’area di parcheggio apposita, e anche una pedana esclusiva di fianco al palco. «Potremo contare su 50 volontari di Cgil, Arci e Tunnel – aggiunge Catellani – che si occuperanno di accoglienza, informazioni e gestiranno i punti ristoro. La sicurezza sarà affidata ad altre 25 persone». La serata terminerà con un djset a cura di Eleva.



Prima del concerto, Istoreco proporrà una visita guidata sui luoghi dell’eccidio del 28 luglio 1943 e letture dalle cartelle del personale delle Officine Reggiane; in particolare di tre dei lavoratori uccisi quel giorno: Domenica Secchi, che era incinta, Gino Menozzi e Armando Grisendi. Il ritrovo è alle 20 davanti al Tecnopolo.

«Qui il 28 luglio 1943 si è consumata una grande tragedia in nome della democrazia e della pace – conclude il sindaco Vecchi – e qui, ancora una volta, ci opporremo alla deriva a cui si sta abbandonando il nostro Paese». —