Reggio Emilia supera le big grazie agli artigiani Più esportazioni di Modena e Bologna
Boom delle vendite verso la Russia a inizio anno (+17,4%) Lapam lancia l’allerta però per i dazi voluti dagli Stati Uniti
REGGIO EMILIA. Si consolidano in Emilia le buone performance all’estero delle piccole imprese reggiane, nonostante la generale frenata, più brillanti di quelle modenesi e bolognesi.
L’export delle micro e piccole aziende di Reggio Emilia cresce del 4,4% nel primo trimestre del 2018 rispetto all’anno precedente, come emerso da una ricerca di Lapam Confartigianato.
CRESCITA RELATIVA. Il trend del 2017 si consolida nel primo trimestre dell’anno con numeri migliori rispetto al livello nazionale, dove la crescita è del 2,8%; l’aumento di Reggio è in linea con quello dell’Emilia-Romagna, che fa registrare un +4,8% nel suo complesso.
Reggio cresce quindi più di Bologna (+3,1%) e dei cugini modenesi, che invece calano dell'8,7%. Tra le cause alla base delle dinamiche aggiornate, emerge nel report Lapam, incide un aumento record dell'export verso la Russia: Reggio Emilia fa registrare un +17,4%, frutto probabile della crescita nazionale del settore alimentare (+13,1%).
«Il consolidamento della crescita nel primo trimestre 2018 a Reggio Emilia è un segnale positivo - commenta l’associazione artigiana - anche se si registra una frenata, e dunque sarà bene attendere i dati dei prossimi trimestri per capire meglio la tendenza per il 2018. Quello che preoccupa però - prosegue Lapam- è la recente escalation dei dazi, con tariffe decise dagli Usa nei confronti di Europa, Canada e Messico su acciaio e alluminio a cui l’Ue ha risposto ponendo dazi principalmente su prodotti di metallo. Questa dinamica può interferire proprio sul comparto che mostra la miglior dinamica tra i settori di micro e piccole imprese».
I CUGINI IN DIFFICOLTA'. Salendo nel modenese, l’export nei settori a principale valenza di micro e piccole imprese cala dell’8,7% nel primo trimestre 2018. Se nel 2017 i settori cari a Lapam avevano fatto registrare un aumento a due cifre a Modena e dintorni, nel primo trimestre dell’anno, mentre «a livello nazionale si continua a rilevare una crescita per quando moderata (+2,8%)», spunta una decisa flessione.
Tra le cause della tendenza negativa, oltre a una sorta di rimbalzo dopo l’ottimo 2017 che aveva fatto registrare soprattutto a Modena un aumento record, Lapam indica anche il marcato calo dell’export verso la Russia: si accusa un -12,7% nel primo trimestre del 2018 rispetto all’anno precedente, frutto in particolare del calo del tessile-abbigliamento, «comparto ancora molto significativo nella nostra provincia grazie al distretto della moda carpigiano».
In particolare, l’associazione parla su Modena di «un primo campanello d’allarme dopo anni di crescita: sarà bene attendere i dati dei prossimi trimestri per capire meglio se si tratti di una tendenza o di una semplice battuta d'arresto». —
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