La prima mostra di Bruno Casoni, pittore in carrozzina che ce l’ha fatta
Tetraplegico dopo un incidente, non ha smesso di lottare Esporrà da domani a domenica nella Galleria Levi
SAN POLO Una passione più forte di ogni avversità. Si potrebbe riassumere così la storia di Bruno Casoni, artista sampolese di 54 anni, che da domani a domenica esporrà, per la prima volta, in Galleria Levi, in occasione della tradizionale fiera d’agosto di San Polo.
Nato a Parma e trasferitosi in Val d’Enza più di quarant’anni fa, Bruno ha da sempre avuto un’attitudine creativa, fin dalle scuole elementari.
Una qualità che ha poi saputo trasformare in mestiere, facendo l’imbianchino. Un giorno del 1981 però, arriva l’evento che gli cambia la vita: un brutto incidente in moto, rientrando dal lavoro, da cui si risveglia tetraplegico. È costretto su una sedia a rotelle.
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La convalescenza è molto lunga, ma Bruno non si dà per vinto e dopo un anno di impegno e di riabilitazione, riesce già a muovere un braccio.
Così pian piano torna alla quotidianità, adattandosi alla nuova condizione, e da destro diventa mancino imparando a servirsi della mano sinistra.
La stessa mano con cui, con l’ausilio di uno strumento, ricomincia prima a usare la macchina da scrivere, poi a disegnare.
Per riprendere la sua passione, Bruno escogita, insieme al cognato, un sistema ingegnoso: grazie a un cinturino di pelle legato al polso dentro cui colloca matite e pastelli, riesce a comporrei primi schizzi.
«Ho cominciato con Paperino e Topolino. Poi, vedendo che avevo ancora il tratto fermo, ho continuato a disegnare» racconta Bruno.
Prima un bozzetto a matita, poi i pastelli, e il risultato è sorprendente: Bruno via via diventa sempre più bravo, tanto che amici e parenti cominciano a chiedergli in dono le sue opere.
Visi di donna, paesaggi naturali e scenari fantasy sono i suoi soggetti preferiti e li trasferisce sui fogli di carta.
«Per me, che sono in carrozzina, è prima di tutto un passatempo: se non potessi disegnare non saprei a che altro dedicarmi». Bruno infatti non ha mai perso la voglia di fare: insieme alla sorella Tiziana, con cui vive, è spesso in giro e ha una vita sociale piuttosto ricca.
E ora ha deciso finalmente di far vedere il suo lavoro. Ed è la prima volta.
«Sono una persona molto riservata e subito ero titubante – spiega – Poi mi sono convinto. È una grande soddisfazione poter mostrare i miei lavori».
Bruno sarà presente, durante i tre giorni della mostra in Galleria Levi, insieme alle sue creazioni. Si tratta di una sessantina di disegni che testimoniano la capacità di perseverare nella sua passione. «Spero che sia utile a chi, come me, si è trovato di fronte a una difficoltà. Se si ha un hobby come questo, l’importante è non mollare, nonostante tutto». —