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Reggio Emilia, lo sgombero delle ex Officine Reggiane non si farà

Leonardo Grilli
Reggio Emilia, lo sgombero delle ex Officine Reggiane non si farà

Vertice in Prefettura sulla sicurezza nel quartiere, il prefetto: «Ci saranno controlli costanti e rafforzati anche dentro i capannoni, uno sgombero non risolverebbe il problema»

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REGGIO EMILIA.Controlli intensificati nei prossimi mesi, pattuglie presenti con costanza anche dentro i capannoni delle ex Officine, ma nessuno sgombero con l’impiego in forza del reparto Mobile. Né nell’immediato futuro né (probabilmente) mai.

È questa in sintesi la decisione che è stata presa ieri sera al termine di un vertice di un paio d’ore in prefettura. Dopo i recenti fatti di sangue che hanno avuto per scenografia le Reggiane – gli ultimi di una lunga serie – è stato convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con all’ordine del giorno principalmente il problema della sicurezza in zona stazione e nel quartiere Santa Croce.

I vertici delle forze dell’ordine reggiane e i rappresentanti dell’amministrazione pubblica, coordinati dal prefetto Maria Grazia Forte, hanno fatto il punto sul progetto di riqualificazione dell’area, ad oggi abitata da diverse decine di senzatetto.

Persone oneste che hanno perso il lavoro o vivono in condizioni di fragilità ma anche spacciatori e criminali di varia natura. «Bisogna considerare la presenza di due aspetti – ha spiegato il prefetto al termine del Comitato – quello sociale, e in questo caso il Comune assieme a volontari e servizi preposti sta già seguendo da tempo le situazioni di fragilità, e quello del rischio dell’illegalità della presenza di spaccio dentro le Reggiane. Ed è quest’ultima circostanza che spetta a noi contrastare».

Insomma, prosegue la Forte, «chi vive nella povertà deve trovare un ausilio da parte delle istituzioni preposte, chi vive nell’illegalità deve invece trovare noi. Bisogna che passi il messaggio che le Reggiane non saranno mai più luogo di occupazione abitativa o un rifugio dove si annida la criminalità».

Ma come ottenere questo risultato? Attualmente la chiusura di parte dei capannoni con grate e blocchi di cemento è quasi finita, mentre il Comune sta cercando di spostare la ventina di senzatetto regolari in sedi più idonee. Da parte loro invece, prosegue il prefetto, «le forze di polizia con l’ausilio della Municipale intensificheranno i servizi straordinari di controllo del territorio sia in zona stazione che alle Reggiane. Il che vuol dire una presenza maggiore e costante di pattuglie anche dentro i capannoni».

Quello che non avverrà, invece, è uno sgombero massiccio: «Non servirebbe – conclude il prefetto – perché non risolverebbe il problema. Siamo convinti che questa sia la strada giusta e fra un paio di mesi ci incontreremo nuovamente per valutarne i risultati sul campo».