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Reggio Emilia, bambini, genitori e insegnanti in piazza Prampolini a sostegno dei nidi e delle scuole dell'Infanzia

Reggio Emilia, bambini, genitori e insegnanti in piazza Prampolini a sostegno dei nidi e delle scuole dell'Infanzia

Manifestazione colorata in centro a favore della mozione di iniziativa popolare sui servizi educativi 0-6 anni

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REGGIO EMILIA. Cartelli, slogan e oltre 600 gru realizzate con la tecnica degli origami. Genitori e insegnanti hanno invaso piazza Prampolini in una grande manifestazione colorata a sostegno dei servizi educativi 0-6 di Reggio.

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Durante l'iniziativa, è inoltre proseguita anche la raccolta firme della mozione popolare promossa dall’associazione "Dialoghi sulla scuola". Nel documento si chiede al consiglio comunale di aprire un dibattito sul futuro di nidi e scuole per l’infanzia. In particolare, a livello locale, si chiede di mantenere e se possibile ampliare all'interno del sistema pubblico integrato 0-6 l'attuale quota di servizi a gestione di diretta, valorizzando l'istituzione nidi come strumento gestionale del Comune, dotato di autonomia economica e culturale, destinando all'istituzione le risorse statali senza ridurre i trasferimenti comunali e continuando le buone politiche.

Il corteo, al quale hanno partecipato anche rappresentanti del Comune e il sindaco Luca Vecchi (che hanno garantito il massimo impegno e la massima attenzione al tema), è partito da due differenti punti di ritrovo, piazza San Giovannino e da piazza Martiri del 7 Luglio, per poi riunirsi davanti al Comune, in piazza Prampolini.

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In vista della manifestazione sono state realizzate oltre 600 gru con la tecnica degli origami, create da una delegazione di cinquanta giapponesi che nei giorni scorsi è stata ospite del centro Malaguzzi per studiare il Reggio Approach.

La scelta della gru è legata a una duplice motivazione. La gru in Giappone è simbolo di lunga vita, di salute e di felicità. E, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è diventata anche simbolo di pace. Non solo. C'è anche una storia reggiana dietro questo simbolo. Dentro un armadio del Laboratorio Rodari al Centro Malaguzzi "dormiva" infatti da anni una cicogna, marionetta storica costruita dall'indimenticato Mariano Dolci.

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Inizialmente, come simbolo della manifestazione, si era pensato proprio alla cicogna. Ma le sue quotazioni erano parecchio scese. Fin quando la cicogna ha incontrato Ayaka, una giovane atelierista che ha scelto Reggio per un tirocinio internazionale, proveniente dall'Isola di Hokkaido, terra di molte gru e poche cicogne.

E' stata proprio Ayaka a trasformare la cicogna in una gru, con poche ma sapienti modifiche. Per la manifestazione, sono state quindi realizzate altre 32 grandi gru-copie, il simbolo che ogni scuola ha portato in piazza Prampolini.

Ai bambini che hanno partecipato, altre 600 gru sono state invece realizzate dalla delegazione giapponese di 50 partecipanti, impegnata nello study group di Reggio Children: un dono speciale alle scuole e ai nidi di Reggio Emilia. —