Gazzetta di Reggio

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Sequestrata trappola abusiva maxi-multa per il proprietario

Sequestrata trappola abusiva maxi-multa per il proprietario

La polizia provinciale la trova a Stiolo, dove negli anni scorsi sparirono molti gatti Il comandante Ferrari: «Solo ipotesi sul suo utilizzo, faremo altri accertamenti»

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SAN MARTINO IN RIO. Costa una maxi-multa, a un residente di Stiolo, l’essere stato trovato in possesso di una trappola per animali di piccola taglia, detenuta abusivamente e collocata all’interno dell’area di un edificio di sua proprietà. A scoprirla, all’alba di ieri, sono stati gli uomini della polizia provinciale agli ordini del comandante Lorenzo Ferrari. Gli agenti l’hanno individuata durante un servizio di controllo sul territorio che ha riguardato, in particolare, la frazione sammartinese di Stiolo dove, in passato, sono state registrate decine di casi di sparizioni misteriose di gatti domestici.. 

Il fenomeno

Quello dell’uso di trappole abusive è un fenomeno che non conosce crisi, per contrastare il quale la polizia provinciale chiede anche ai cittadini la massima collaborazione: «Segnalate le situazioni anomale». Lo si può fare componendo il numero telefonico 0522 792222, al quale risponde il comando di corso Garibaldi a Reggio Emilia.

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«Si è trattato di un accertamento seguito a numerosi altri – dice il comandante Ferrari – scattati anche sulla base di diverse segnalazioni proseguite nel corso degli anni e che hanno portato a indagini fruttuose, tra le quali anche quelle condotte da un gruppo di residenti e che hanno trovato diverse trappole abusive».

Vengono chiamate gabbie-trappola; hanno l’aspetto di semplici gabbie, ma nascondono meccanismi che possono avere anche esiti mortali.

il meccanismo

«Sono costituite da un contenitore in rete metallica – spiega il comandante – con un meccanismo a scatto all’ingresso, collegato a una pedana che può presentare anche un’esca alimentare. Di questo tipo di trappole abbiamo effettuato negli anni diversi sequestri: a Bibbiano, a Casina, a San Giovanni di Querciola, dove ne abbiamo trovate addirittura con incorporata una tagliola».

La trappola rinvenuta a Stiolo era vuota. «Non siamo certi della sua reale destinazione – dice Ferrari –. Possiamo solo fare ipotesi. Forse serviva per catturare faine o per altri piccoli animali. Di certo è che il proprietario la deteneva abusivamente».

l’utilizzo illecito

L’utilizzo di queste particolari trappole è consentito solo agli operatori autorizzati. Vengono impiegate per il controllo numerico di alcune specie, i cui esemplari, catturati vivi, vengono poi rimessi in libertà. E possono servire per diversi tipi di animali.

Anche il loro uso illecito può essere il più vario: «Per bracconaggio (le faine, per esempio, sono una specie protetta) o per altri motivi, anche solo per fare un dispetto a un vicino di casa, prendendo di mira piccoli animali domestici come gatti o galline».

Il recente rinvenimento non porterà conseguenze penali al proprietario, al quale però toccherà pagare una multa che può arrivare fino a tremila euro. Di certo apre il fronte ad altri accertamenti: «Li stiamo già eseguendo nei confronti di altri residenti della zona». —

M.F.