Il centrodestra punta su Roberto Salati
Fotografo 50enne, verrà presentato ufficialmente questa mattina. Con lui tre liste: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
REGGIO EMILIA. Roberto Salati, fotografo figlio d’arte che ha seguito le orme del padre Primo, con un’attività anche di immobiliarista, sposato e con due figlie. È questo il nome sul quale ha deciso di scommettere la coalizione del centrodestra reggiano composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in vista delle prossime amministrative, in programma il prossimo 26 maggio.
GLI INDIZI
Un nome ufficialmente non confermato, sbucato fuori ieri dopo giorni di indiscrezioni e rumors su possibili candidature regolarmente smentite, sul quale tuttavia convergono tutti gli indizi centellinati in questi giorni con il contagocce dal parlamentare Gianluca Vinci, segretario emiliano della Lega e capogruppo del Carroccio in Sala Tricolore, che ha tenuto il pallino in mano nel corso di tutta la partita. E che ha sempre tracciato un unico identikit del suo candidato, sostenendo di averlo scelto da mesi: cognome reggiano doc, conosciuto in città, piccolo- medio imprenditore con un’attività in centro, 50enne e non tesserato, alla sua prima esperienza politica.
VINCOLO DI SEGRETEZZA
Il nome? Era un segreto, rimasto a lungo confinato a pochissimi eletti, fra i quali lo stesso Vinci, la parlamentare e vicecommissario di Forza Italia in Emilia-Romagna, Benedetta Fiorini, qualche rappresentante di Fratelli d’Italia. La presentazione alla stampa e alla città è in programma questa mattina, quando finalmente tutte le carte saranno svelate. Lo stesso luogo annunciato per la presentazione, piazza Tricolore, rappresenta un ulteriore indizio che porta nella direzione di Salati, dal momento che lo stesso Vinci ha sempre detto che avrebbe presentato il candidato nel suo luogo di lavoro. L’appuntamento in piazza è alle 10.50. La presentazione invece è alle 11. Giusto il tempo necessario di recarsi in via Monte San Michele 1, dove Salati ha il suo studio , al piano ammezzato del grattacielo.
Mistero
Un alone di mistero diradato ieri sin dalla mattina, quando sulle chat dei rappresentanti del centrodestra reggiano è cominciato a circolare con insistenza il nome di Salati (ieri irreperibile al telefono e nello studio), ancor prima di una sua presentazione ufficiale ai propri militanti, creando sorpresa e qualche velato malumore. Non tanto nella scelta di per sé, che secondo gli accordi presi fra i tre partiti era nella completa disponibilità del leghista Vinci. Quanto nell’eccessiva segretezza con cui sono state condotte tutte le trattative interne. Di fatto, il leghista Vinci – forte dei sondaggi elettorali – ha dato le carte e fatto da mazziere, mettendo in riga tutti gli alleati. E tirando la corda fino all’ultimo secondo, quando ormai i giochi erano fatti ed era impossibile cambiare in corsa.
Rebus liste
Malumori rappresentati anche dalla composizione delle liste a sostegno del candidato sindaco. In particolare, da Fratelli d’Italia spingevano per un listone unico, magari con tutti e tre i simboli. Un’ipotesi per nulla gradita sopratutto a Forza Italia, che alla fine ha avuto la meglio insieme alla Lega: le liste saranno tre, ciascuna con il proprio simbolo e con 32 candidati. Una soluzione gradita anche ai vertici emiliani dei tre partiti, uno dei quali – il Carroccio – rappresentato sempre dallo stesso Vinci. —