Reggio Emilia, subito una schermaglia fra Salati e Vecchi
“Reggio ci sa fare” nel mirino del candidato del centrodestra. Il sindaco: «È una relazione di fine mandato obbligatoria»
REGGIO EMILIA. Prima schermaglia della campagna elettorale in vista del voto del 26 maggio per le elezioni amministrative fra Roberto Salati, fresco candidato a sindaco sostenuto dalla coalizione di centro destra – composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – e il primo cittadino uscente Luca Vecchi, ricandidato ad un secondo mandato alla guida della città con il sostegno del Pd e da un’alleanza di liste civiche di centrosinistra. Ad accendere la miccia è un post di Salati su Facebook, nel quale il candidato del centrodestra mette nel mirino le spese sostenute dall’amministrazione comunale per il progetto “Reggio ci sa fare”: un blog, spot e totem pubblicitari lanciati dal Comune per rendicontare ai cittadini l’attività di cinque anni del sindaco Vecchi, in aggiunta alla relazione di fine mandato prevista per legge. . Il totale dei costi – secondo una polemica già sollevata nei giorni scorsi dalla consigliera comunale del gruppo Misto ed esponente di Fratelli d’Italia, Roberta Rigon – ammonta a circa 150mila euro. Rigon ha sommato le cifre presenti in diverse delibere, calcolando che il Comune spende quasi 110mila per la progettazione, l’implementazione e la gestione dei contenuti della campagna pubblicitaria, più 40mila euro per l’acquisto di spazi pubblicitari sui media. Secondo Salati si tratterebbe in sostanza di iniziative elettorali a spese pubbliche: «Il sindaco uscente – scrive su Facebook il candidato del centrodestra – usa 100mila euro di denaro del Comune per raccontare ai cittadini quanto è stato bravo. Veramente un brutto atto che conclude cinque anni di pessima amministrazione».
Una frecciata alla quale è arrivata subito la replica del sindaco Vecchi: «L’ignoranza, dicevano i nostri nonni, è una brutta bestia. Il candidato della Lega nord Salati copia alla “bene e meglio” una dichiarazione della consigliera Rigon sostenendo che il blog “Reggio ci sa fare” sarebbe un modo per promuoversi a spese di tutti. “Reggio ci sa fare”, come ampiamente comunicato da mesi, fa invece parte del bilancio di fine mandato che rappresenta lo strumento obbligatorio previsto dal Dlgs 149/2011 – art. 4 – per dare conto delle attività realizzate durante il mandato». Secondo Vecchi, «a volte, prima di parlare, converrebbe documentarsi. Scoprirà, il candidato Salati, che il bilancio di fine mandato è obbligatorio per legge in tutti i Comuni, e quindi anche nei Comuni retti da sindaci leghisti. Per dire». —
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