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Reggio Emilia: Salati con Capuozzo, Pd e M5s litigano su Fogliano

Reggio Emilia: Salati con Capuozzo, Pd e M5s litigano su Fogliano

Mentre il candidato sindaco parla dall’incontro col giornalista di guerra grillini e democratici sui social discutono della tangenziale

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REGGIO EMILIA. The show must go on. La campagna elettorale sta entrando nel vivo e non si ferma nemmeno di domenica, anzi. Fra incontri, dibattiti su Facebook e contro risposte tramite comunicati stampa, la politica reggiana è più attiva che mai.

Da una parte Roberto Salati, fotografo e candidato sindaco del centrodestra, che partecipa all’incontro con il giornalista di guerra Toni Capuozzo e, dal centralissimo hotel Posta, lancia messaggi alla città. Dall’altra Partito democratico e Movimento 5 stelle che si accapigliano sulla tangenziale di Fogliano, progetto del quale si parla da ormai 40 anni e che sembrerebbe – ma, vista la lunghissima annuncistica precedente, finché non iniziano i lavori è lecito dubitarne – prossimo alla partenza.

Partendo proprio da quest’ultima polemica, a scatenarla è stato un post su Facebook dell’assessore all’Agenda digitale, Valeria Montanari, che mostra la foto di un emendamento al bilancio del Comune presentato dai 5 stelle: «Si propone di sospendere la realizzazione della tangenziale di Fogliano – scrive la Montanari – per la quale abbiamo già trovato con fatica i finanziamenti, fatto la progettazione e presentato il progetto preliminare ai cittadini».

Apriti cielo. Il post, nel corso delle ore, viene sommerso da un centinaio di commenti, per lo più fra l’ironico e il polemico, di esponenti del Pd. Fra questi Massimo Gazza, sindaco di Boretto (È meraviglioso pensare che con 5 milioni si ottengano risultati ambientali. A Boretto, forse...»), Natalia Maramotti, assessore alla Sicurezza («No tav...no tang»), e Mirko Tutino, assessore alla Mobilità («Dico solo che se ti opponi ad un progetto che rende più vivibile un centro abitato, significa che sei contro ai cittadini che vorresti rappresentare»).

Finché ieri i pentastellati non hanno deciso di inviare una nota stampa firmata dai consiglieri comunali Alessandra Guatteri e Norberto Vaccari. Esisterebbe un «progetto alternativo alla tangenziale», che sarà presentato nelle prossime settimane alla frazione ed alla città, e che l’emendamento sarà comunque utilissimo a far discutere sulla necessità di investire sempre le nostre risorse in progetti ambientalmente sostenibili». Un mezzo passo indietro.

«Difficile a volte comprendere le posizioni dei rappresentanti del M5S in Sala del Tricolore - ha invece attaccato Luca Cattani segretario cittadino del Pd - sembra quasi che non vogliano assumersi responsabilità nel dare soluzioni ai problemi dei cittadini. Passi la richiesta di fermare il cantiere di Piazza Roversi, che al di là del giudizio sulla nuova piazza rappresenterebbe un grande problema per i cittadini che invece di veder chiuso un cantiere tra un mese lo troverebbero ultimato in autunno. Ma davvero non si capisce come si possa chiedere lo stop al progetto della sede della nuova Polizia Municipale in stazione. Un giorno si denuncia il problema sicurezza il giorno dopo si dice no ad ogni investimento per migliorare. E poi oggi si chiede lo stop al progetto della Tangenziale di Fogliano. Cinque anni di lavoro per trovare 10 milioni di euro per risolvere un problema aperto da 20 anni. Si lamentano del traffico ma poi dicono di no ad ogni soluzione. Lo spieghino ai cittadini di Fogliano con i quali abbiamo condiviso il percorso progettuale. Ma sopratutto è chiaro il profilo del movimento. Fermare tutto. Fermare la città».

All’hotel Posta, nel frattempo, Salati presenziava alla presentazione del libro di Capuozzo, accompagnato dall’inseparabile parlamentare e consigliere leghista, Gianluca Vinci, e da quello che ormai è il presentatore ufficiale della Lega, Matteo Melato. Un Salati un po’ impacciato, alla sua prima vera uscita pubblica, ma incoraggiato dagli applausi dei presenti, che ha dichiarato l’intenzione di «estirpare sul nascere il terrorismo islamico (tema del libro di Capuozzo, ndr) anche a Reggio Emilia, evitando pericolose ghettizzazioni e mi piacerebbe, in un futuro, dire alle mie figlie che ci siamo riusciti. Prendo anche un impegno: invitare nuovamente Capuozzo a Reggio Emilia, quando sarò sindaco della città»