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«Travolta da un’auto pirata» Ma era caduta davanti a casa

«Travolta da un’auto pirata» Ma era caduta davanti a casa

La telecamera di un’abitazione ha svelato la simulazione di una 65enne La donna voleva incassare un risarcimento assicurativo: denunciata

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BORETTO. È caduta davanti a casa e si è infortunata in modo grave. Ai carabinieri però ha raccontato tutt’altra storia: ha infatti messo nero su bianco di essere stata travolta da un’auto-pirata e ha scatenato una caccia al fantomatico responsabile che ovviamente non ha portato a nulla. Il motivo di questa invenzione? Secondo gli inquirenti, la “vittima” voleva incassare un risarcimento da un’assicurazione con la quale aveva stipulato una polizza. Per questo una donna di 65 anni di Boretto è stata denunciata per procurato allarme e simulazione di reato. Ad incastrarla è stata una telecamera di un’abitazione privata, che ha ripreso la scena dell’infortunio.

L’antefatto

L’episodio ha avuto inizio la mattina del 17 febbraio, quando la casalinga 65enne si è ferita davanti a casa, riportando ferite giudicate guaribili in due mesi (frattura dell’omero). Mentre la donna veniva trasportata in ambulanza in ospedale il marito aveva chiamato i carabinieri per riferire del presunto investimento.

Caccia al pirata

I militari avevano subito avviato le indagini, partendo naturalmente dal sistema di telecamere intelligenti installate in buona parte del territorio reggiano e in questo caso in quello dell’Unione Bassa Reggiana.

Le ricerche dei militari si erano subito scontrate con un apparente mistero. Non si riusciva infatti a capire dove potesse essere fuggita l’auto pirata incriminata.

Probabilmente chi ha sporto denuncia, come talvolta capita, pensava di trovarsi di fronte a una mera formalità. Ma l’omissione di soccorso è un reato grave e i carabinieri non hanno certo preso alla leggera quella denuncia.

La svolta investigativa, decisiva, è arrivata quando gli inquirenti hanno messo le mani su un filmato realizzato da una telecamera di un’abitazione privata posta nei dintorni della casa della 65enne. E a quel punto la signora è stata convocata in caserma a denunciata. L’ipotesi dei carabinieri è che il reato sia stato falsamente denunciato per riscuotere un premio assicurativo. Naturalmente gli inquirenti non ci hanno messo molto a verificare che era stata stipulata una polizza e così hanno collegato il tutto.

Truffa sfumata

Se l’intento della 65enne fosse andato in porto si sarebbe trattato anche di una truffa ai danni dell’assicurazione (in questo caso non è stato contestato nemmeno il tentativo).

La vicenda conferma che la diffusione di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, rendono sempre più facile verificare fatti e circostanze che in passato era più semplice nascondere. I simulatori dovrebbero tenerne conto.—

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