«Ora in Emilia va tenuta la guardia alta»
L’assessore regionale Mezzetti per Avviso Pubblico si rivolge alla pubblica amministrazione e al mondo delle professioni
reggio emilia. La pubblica amministrazione mantenga la «guardia alta» contro i tentativi di condizionamento mafioso. È il monito che Avviso pubblico, la rete degli enti locali per la legalità, lancia in Emilia- Romagna dopo la nuova operazione contro la 'ndrangheta che ha toccato le province di Reggio Emilia e Piacenza «quella contro le mafie è una battaglia che vogliamo e dobbiamo vincere, non solo attraverso l'opera indispensabile della magistratura e delle forze dell'ordine, ma mantenendo alta la guardia nelle pubbliche amministrazioni, nel mondo delle professioni, nella società» evidenzia Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Legalità e vicepresidente di Avviso Pubblico, cui fa eco la coordinatrice regionale dell'associazione Antonella Micele. Auspicando che «come già avvenuto con l'operazione Aemilia, le indagini e gli approfondimenti consentano di mettere a nudo i legami della criminalità organizzata di stampo mafioso e di contrastarne la penetrazione anche all'interno delle istituzioni». «La mafia è un esercito di 50-60 mila unità che può vincere le battaglie perché trova il silenzio, la commistione e la collusione di milioni di cittadini che piuttosto che vivere da cittadini preferiscono vivere come sudditi traendo anche dei piccoli vantaggi». Lo ha detto il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la maxi operazione contro la ’ndrangheta in Emilia Romagna. —
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