Ufficiale giudiziario nei guai «Per soldi ritardò lo sfratto»
IL CASO
Nel mirino degli inquirenti è finita anche una figura storica del nostro tribunale, l’ufficiale giudiziario 65enne Serafino Romano, accusato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, con l’aggravante mafiosa. Secondo quanto appurato dalle indagini coordinate dal pm Beatrice Ronchi, il reato sarebbe stato commesso nel marzo 2011 da parte di Romano nell’esercizio delle sue funzioni “perché il pubblico ufficiale – si legge nel capo d’imputazione – accettava da Salvatore Grande Aracri (classe 1979) la promessa di denaro o di altra utilità per ritardare un atto del suo ufficio, precisamente per ritardare l’esecuzione dello sfratto relativo ai locali siti in Quattro Castella, in via Matildica 12, sede della discoteca Los Angeles”.
Era un atto di intimazione di sfratto per morosità (l’esecuzione era fissata per il 20 aprile di otto anni fa) e il “ritardo consentiva alla discoteca Los Angeles di rimanere aperta e quindi a Grande Aracri di ottenere maggiori incassi dall’attività (sino quantomeno il 4 giugno 2011)”. E secondo gli investigatori l’ufficiale giudiziario “riceveva denaro o altra utilità per aver ritardato l’atto del suo ufficio, nell’incontro con Grande Aracri programmato in data 5 maggio 2011”. —
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